NAPOLI-ATALANTA 03/12/89 (3-1)
Pur solidamente in testa a quota 20, la in programma contro la sempre ostica Atalanta, si presentava piena di insidie, essenzialmente per due fattori : A) Non avrebbero giocato Maradona e Carnevale. B ) Il momento d’ oro dei nerazzurri bergamaschi, che inseguivano a braccetto con Juve, Milan ed Inter gli azzurri a 16 punti, alle spalle della Sampdoria a 17, ed inoltre erano reduci dal prestigioso successo colto la domenica precedente per 2 -1 contro i campioni d’ Italia dell’ Inter di Trapattoni. Era la 14° giornata d’ andata della stagione precedente le “ notti magiche “ di Italia ’90 ed il Napoli, autore di una partenza sprint nonostante l’ assenza dei tre sudamericani, aveva acquisito un più che discreto vantaggio sulle dirette concorrenti. A sorpresa, contravvenendo al suo credo calcistico, Emiliano Mondonico, basandosi sulle defezioni in casa azzurra, decise di osare schierano una squadra d’ attacco, salvo poi confessare a fine incontro in maniera schietta e sincera che sì, se proprio contro il Napoli bisognava rischiare, tanto valeva farlo senza il genio d’ oltreoceano “… Il buon Bigon però non si perse d’ animo, e, costretto dalle circostanze , ripresentò in campo dal 1° minuto la nuova grande promessa del calcio italiano, già protagonista della fase iniziale di quel 1989 –’90 : Gianfranco Zola, che dimostrò una volta di più ( aveva già giocato da titolare le prime partite ) di ben sopportare il non semplice fardello gravante sulle sue spalle, quello cioè di sostituire il più grande, il “ Pibe de oro “. Per fortuna il match si mise subito al meglio per i futuri campioni d’ Italia, che appena dopo cinque minuti, passarono in vantaggio con un tiro da fuori di Massimo Crippa, con la complicità evidente per la verità di Ferron, il portiere bergamasco. Al 62° ecco arrivare il momento tanto atteso. Fugge sulla fascia destra Careca che crossa al centro ; De Napoli manca di poco il pallone di testa raccolto poco fuori area da Crippa che serve la sfera all’ indietro al non ancora “ Magic Box “. Il futuro leader del Chelsea con una finta di corpo evita l’ intervento di Progna, e dallo spigolo sinistro dell’ area, lascia partire un magnifico destro a giro, che plana la sua corsa giusto all’ incrocio dei pali, facendo esplodere di gioia il piccolo sardo e con lui tutto il San Paolo. Qualche minuto dopo Bigon, avvicendandolo con Diego, riuscirà fra un uragano di applausi, a riuscire nella non facile impresa di concedere la “ Standing Ovation “ ad entrambi. Alla fine per la cronaca il Napoli vinse per 3 –1, inserendo un altro importante tassello verso la conquista dello scudetto – bis. Ma soprattutto, quel 3 dicembre 1989, il calcio italiano aveva trovato un nuovo, grande campione…
STATISTICHE
Nettissimo è il predominio azzurro nelle sfide a Napoli con l’ Atalanta : 29 vittorie ( una in B ), 9 pareggi ( 2 in B ), e sole 3 sconfitte ( tocchiamo ferro ! ). L’ Atalanta ha vinto a Napoli l’ ultima volta nella stagione 1997 –’98 ( 1 –0 gol dell’ ex Caccia ). Il pari non esce dal 2003 –2004 ( 0 –0 in B ), mentre il Napoli ha vinto l’ ultimo match, quello disputato il 13 aprile 2008 : 2 –0 con reti di Hamsik al 62°, raddoppiata appena due minuti dopo da Lavezzi. Sabato è la vigilia di Pasqua ; d’ obbligo è rispettare la tradizione…