LORENZO LO SCUGNIZZO APRE AL NAPOLI LE PORTE DELL’EUROPA
Quale autore avrebbe saputo scrivere un migliore epilogo per questo finale di stagione arroventato dalla lotta a due per l’accesso diretto in Champions?Con il Milan che nel match clou dello Juventus stadium perde di misura e di rigore contro la corazzata bianconera, è il Napoli che, grazie al gol d’autore del proprio scugnizzo Lorenzo Insigne, ne approfitta e porta a +7 le lunghezze di vantaggio dal diavolo rossonero, ipotecando di fatto anche se non aritmeticamente il secondo posto in campionato.Ed è proprio un napoletano doc, il gioiellino della scugnizzeria di Beppe Santoro, a regalare un sogno ai tifosi con un gol alla Del Piero, spesso provato in campo ed in allenamento e che ha avuto buon esito proprio nel momento opportuno della stagione, quando i tre punti erano fondamentali per distanziare ulteriormente i diretti antagonisti del Napoli.A decidere una partita difficile come quella contro il Cagliari, che al San Paolo gioca sempre la partita della vita, non è stato quindi un top player ma un giocatore dal futuro senz’altro luminoso e che forse troppo spesso è stato tenuto al margine della lista dei titolarissimi, a dispetto di una voglia pazzesca di giocare e mettere in mostra la propria classe davanti pubblico che l’ha visto crescere.Gli azzurri non hanno giocato una partita attentissimi in fase difensiva, ma hanno dimostrato di aver lasciato definitivamente alle spalle un periodo nero in cui vedere un tiro in porta e vincere una partita sembrava essere diventata un’utopia.Adesso la squadra gioca un ottimo calcio anche se una piccola critica va mossa a Mazzarri il quale ancora non riesce ad operare una turnazione dei proprio uomini sulla base dell’effettivo stato di forma e sulle qualità tecniche dei singoli.Ancora una volta nella costruzione del gioco recita un ruolo fondamentale l’innesto di Armero, giocatore che senz’altro dovrà essere titolare inamovibile di questa squadra ma che allo stato è ancora vittima dell’inspiegabile ritrosia di Mazzarri di schierarlo sin dall’inizio.E’ evidente poi che si è sentita oltremodo la mancanza in difesa dei titolarissimi De Sanctis e Campagnaro, a dimostrazione che il gap tra la capolista Juventus ed il Napoli sta anche nella ristrettezza quantitativa, oltre che qualitativa, della rosa partenopea.Il cammino del Napoli a questo punto appare in discesa, visto che manca poco alla fine del campionato ed anche il prossimo turno non dovrebbe riservare grosse sorprese per quanto riguarda il secondo posto.Gli azzurri saranno di scena a Pescara senza Cavani e Bherami squalificati, in un campo che spesso, soprattutto durante la militanza del Napoli in serie cadetta, si è dimostrato ostico e difficile sotto ogni punto di vista.Il Milan invece giocherà in casa contro l’imprevedibile Catania di Maran, in un match d’alta tensione non solo per i valori in campo ma anche perché i rossoneri adesso hanno il fiato sul collo della Fiorentina che è ad un solo punto dai rossoneri e costringerà gli uomini di Allegri a tenere alta l’attenzione e ad affrontare ogni partita a cominciare con quella do domenica, con i nervi tesi.Il rush finale si gioca a nervi scoperti e l’accesso diretto alla Champions, ne siamo sicuri, sarà anche una questione di testa oltre che di gambe e di piedi, ed almeno sotto questo profilo il Napoli sembra essere favorito e potrà giocarsi le ultime partite favorita da un calendario più agevole e dalla giusta tranquillità che si è saputa costruire nell’arco di tutto il campionato. Adesso tutto dipende dagli azzurri, nel bene e nel male.