Lo Zibaldone azzurro: Napoli-Atalanta dalla A alla Z

Riviviamo la partita di ieri sera con il classico gioco dell’alfabeto

Anarchico Adam Ounas. Probabilmente Maurizio Sarri ha ragione a definirlo in tal modo: l’algerino in più di un’occasione tenta la giocata individuale anziché servire un compagno meglio posizionato. Deve crescere, ma ciò avviene soltanto con un minutaggio superiore nel corso di ogni mese.

Brillantezza venuta a mancare nel corso di tutta la serata. Polveri bagnate per tutti, eccezion fatta per coloro che sono subentrati nella ripresa.

Chiusura decisiva di Cristante su Rog attorno alla metà del primo tempo. Dopo aver siglato una doppietta lo scorso anno, il futuro difensore della Juventus a modo suo castiga nuovamente gli azzurri.

Dimostrazione lampante del fatto che le numerose riserve non siano all’altezza, ma farle giocare tutti insieme in una volta sola non è proprio il massimo!

Eliminati da due competizioni già il due gennaio: se non si centra quell’obiettivo con la “o” maiuscola purtroppo lo spettacolo e i record straordinari resteranno sempre fini a se stesso.

Farraginoso e spezzettato il gioco a partire dalla seconda metà del primo tempo. Il Napoli ancora una volta soffre oltremodo l’aggressività degli orobici.

Guai a farsi condizionare da questo passo falso. Il Napoli deve dimostrare di essere una grande squadra sbagliando il meno possibile in campionato. L’Hellas va asfaltato per dare una risposta, in primis a se stessi!

Hamsik- Disegna due parabole meravigliose nella prima frazione di gioco che mandano Ounas in porta. Nella ripresa viene sostituito dopo dieci minuti: il motivo non si capisce. La luce era già fioca, senza il capitano, tra l’altro al top della condizione, si spegne definitivamente.

Impegnato severamente da Callejon dopo pochi istanti, Berisha risponde da campione riuscendo a respingere la palla con le unghie. Episodio chiave per le sorti del match.

Lesto ad avventarsi sulla respinta fortuita di Mario Rui per poi mandare in vantaggio l’Atalanta: “Castagne” sul fuoco!

Mertens- Il ritorno al gol del belga è l’unica nota positiva di una notte nerissima da archiviare quanto prima. Intanto il numero 14 segna, e così come contro Sassuolo e Shakhtar lo fa con il suo marchio di fabbrica: il colpo di testa…

Nuovo anno: soliti problemi con le squadre fisicamente più dotate. Una variazione sistematica talvolta non guasterebbe!

Opportunità di vincere attraverso un percorso secondario fallita nuovamente. Così come accadde due anni fa contro l’Inter, Sarri si fa condizione dal primato in classifica snobbando ogni altro trofeo: mentalità da provinciale con la quale si rischia di restare a bocca asciutta.

Papu Gomez sempre pericoloso sul centro-sinistra. Chiriches era riuscito a contenerlo discretamente fino al minuto ottantuno quando è dovuto arrendersi al fantasista argentino. Baila como el Papu, ma non cadere come Vlad…

Quarti di finale fatali al Napoli. Si sapeva che l’Atalanta sarebbe stato avversario arduo da battere, ma sembra che il Napoli sia sceso in campo con la consapevolezza di perdere, privo di un minimo di cattiveria.

Rog-Disputa una buona gara garantendo la consueta intensità alla mediana. Cala nel finale per mancanza di lucidità, ma era inevitabile.

Serviva un successo per inaugurare l’anno nel migliore dei modi, e invece…Il sei gennaio vanno scacciate immediatamente le streghe nefaste. Bisogna rendere dolce il 2018: basta carbone!

Testardo nelle sue scelte: come si fa a tenere fuori il miglior calciatore delle ultime settimane? Va bene il turnover, ma non per lui. No Allan, no party.

Un’altra sconfitta al San Paolo, le cui mura stanno diventando “nemiche”. Non accadeva così spesso…

Vorace Gian Piero Gasperini. Il tecnico bergamasco ogni volta che incontra il fautore del bel gioco Sarri, prepara la partita perfetta e il 75% delle volte esce vincitore.

Zielinski-Clamorosa la chance sciupata al 30′, quando tutto solo davanti a Berisha il polacco regala docilmente la palla al portiere albanese.

 

 

 

 

 

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