JUAN CAMILO ZUNIGA: SULLE ORME DI CAFU’
Juan Camilo Zuniga nasce a Chigorodò, comune del dipartimento di Antioquia zona Nord – Occidentale della Colombia, il 14 Dicembre 1985.La sua carriera calcistica comincia in patria nel 2001 con la casacca del Nacional Medellìn, club che lo porterà sulla bocca di tutti in Sudamerica. In maglia bianco – verde ci resterà per sette anni collezionando 107 presenze e 7 gol oltre ad una marea di riconoscimenti come potenziale talento del prossimo calcio colombiano attirando l’interesse di vari club europei, tra questi Siena e Udinese.
Sarà proprio la compagine toscana ad assicurarsene le prestazioni nel Luglio 2008 sborsando poco più di un milione di euro. Inizio non facile per Zuniga nel campionato italiano soprattutto per una questione di ambientamento, ma col passare del tempo le sue prestazioni cominciano a lievitare sensibilmente diventando un punto fermo della squadra di Giampaolo fino ad accrescere estimatori e paragoni talvolta scomodi e pesanti.Terzino destro di ruolo, ma all’occorrenza anche centrale di una difesa a tre o esterno di un centrocampo a cinque, Zuniga possiede grandi qualità sul piano della corsa e dell’esplosività grazie ad un fisico ben strutturato e potente. Ben presto le sue caratteristiche lo portano ad un accostamento non certo da poco; infatti, il suo stile di gioco sembra ricordare quello di un certo Cafù, per intenderci parliamo del Cafù ex Roma e Milan nonché Campione del Mondo con la maglia del Brasile in America nel ’94 e in Giappone nel 2002, grazie anche alla sua attitudine nel saltare l’uomo fino ad arrivare al cross.
Zuniga conta, ad oggi, anche nove presenze con la maglia della nazionale colombiana e, data la giovane età, è visto dal suo paese come una possibile stella del futuro anche nel calcio internazionale.Le sue caratteristiche tecnico – tattiche esplodono soprattutto se supportato da compagni con determinate caratteristiche: nel Nacional Medellìn, infatti, Zuniga riusciva a farsi notare con una certa costanza grazie al suo compagno Ibarbo, piazzato di fronte a lui in un 4-4-2, che spesso puntava ad accentrarsi lasciandogli l’intera corsia di destra per le sue sgroppate.
Benché se ne dica un gran bene di questo ragazzo, non esclude qualche piccolo interrogativo. L’ultimo calciatore colombiano che ha vestito la maglia azzurra risponde al nome di Gonzalo Martinez, anche lui esterno destro e molto stimato nel proprio paese ma che a Napoli proprio non riuscì a sfondare soprattutto per la forte differenza culturale e ambientale. Anche Freddy Rincon, colombiano che vestì la maglia azzurra nella stagione 1994-95, subì pesantemente l’impatto con la pressione partenopea venendone fuori solo alla lunga e nella seconda parte di stagione. Tant’è, quello era un Napoli diverso e forse anche una Napoli diversa. Magari Zuniga dovrà imparare ancora molto da Cafù, ma se il buongiorno si vede dal mattino allora varrebbe la pena sborsare circa 4-4,5 milioni di euro per uno che, il futuro, non vuole lasciarselo scappare