INVOLUZIONE NAPOLI, E’ UN BRUTTO KO

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Dopo la sconfitta, prima della sosta, in casa della Juventus, tutti noi aspettavamo una ripartenza in grande stile del Napoli contro il Parma, purtroppo tutto ciò non è accaduto, anzi. I segnali negativi sono apparsi all’orizzonte già nella prima parte di gara dove i clamorosi buchi del duo di centrocampo Inler-Behrami, ha permesso ai ducali, illuminati da Cassano, di presentarsi in maniera pericolosa dalle parti di Reina. Sterili gli attacchi del Napoli, che tranne con il volenteroso Insigne ed un paio di iniziative di Higuain, comunque non lucido al momento di finalizzare, non mette mai in pericolo seriamente la porta difesa da Mirante. Nella ripresa arriva la mazzata firmata da Cassano che porta alla luce tutti i limiti di una squadra che vive una preoccupante involuzione, tra esterni che faticano maledettamente nella fase difensiva, un centrocampo continuamente in inferiorità numerica, e un attacco che non riesce ad esprimere in maniera adeguata tutto il suo potenziale. Da dire che Donadoni ha preparato in maniera egregia la partita tatticamente martellando in maniera continua gli esterni e creando una linea Maginot che ha retto alla grande dietro. Purtroppo neanche Benitez è riuscito in maniera tempestiva a trovare il bandolo della matassa con l’ingresso tardivo del vivace Mertens e, volendo, anche con Hamsik che doveva rilevare prima Pandev. Senza contare che il disastroso Maggio e un Callejòn sottotono potevano essere sostituiti. Proprio lo slovacco, dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, è uscito per un infortunio tutto da valutare che preoccupa seriamente i tifosi e Benitez. Insomma, solo brutte notizie in una serata che ci proietta alla sfida cruciale in Champions League martedi’ sera in casa di un Borussia Dortmund asfaltato nel pomeriggio a domicilio dal Bayern Monaco. Eppure non bisogna dimenticare che stiamo parlando di un progetto nato da pochi mesi dove le cadute su un percorso irto di ostacoli, sono da mettere in conto. L’equilibrio in questi casi è un qualcosa di sacro, in una città abituata a frequenti sbalzi d’umore che non fanno assolutamente bene. La rosa rimane valida e da completare, tocca a Benitez ridare verve ad una squadra che sembra aver perso le sue certezze e il cui gioco appare prevedibile. Il materiale c’è, riprendere la strada maestra deve essere l’obiettivo primario, magari già nella trasferta di Dortmund.

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