INGUARDABILI !

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Li avevamo lasciati la scorsa settimana prossimi a suonarsele di santa ragione negli spogliatoi del San Paolo dopo la non certo esaltante prestazione contro la Lazio. Chissà cosa succederà ora tra De Laurentiis e Reja dopo l’ inaspettata e vergognosa figuraccia di Cagliari al cospetto dell’ultima della classe. La compagine azzurra oggi ha palesato tutti i limiti e le mancanze che da troppo infastidiscono il pubblico e provocano turbamenti costanti al presidente -produttore. Sia chiaro, sino al gol di Hamsik le due squadre sembravo rappresentare da spettatori non paganti.Quello che sconcerta è l’ingiustificata sufficienza e impalpabilità espressa dagli azzurri a vantaggio raggiunto. I partenopei si sono fatti completamente inghiottire dalla rabbia e dalla grinta dei sardi, che meritatamente hanno raggiunto un’insperata vittoria. Sconfitta che sicuro lascerà l’amaro in bocca al povero Gianello, esposto al fuoco nemico da solo quasi fosse un allenamento ed encomiabile nel cadere a testa alta  nei minuti di recupero. Sconfitta che comunque non cancella la buona prova di Matteo Contini. Il centrale made in Parma è stato l’unico a cercar di coadiuvare il portiere durante l’assalto disperato degli uomini di Ballardini.Sconfitta che comunque  parla chiaro e risponde a chi è sempre stato convinto che tutto passa e che questo sia solo un momento di transizione. Risposta ovviamente negativa.

Non ci si può nascondere dietro le assenze di uomini cardine come Blasi se prima si è bravi a dire che la rosa è ampia. Non è giusto parlare di episodi disgraziati quando in passato la dea bendata ha dimostrato di avere un occhio di riguardo per la squadra campana. Parliamo di dati concreti. Se c’è una cosa che manca quella è il gioco. E’ vergognoso invocare l’amore dei tifosi per poi lasciarli impazzire dinanzi a spettacoli raccapriccianti orchestrati da chi la bussola ormai l’ha persa. Affidarsi agli acuti dei singoli non basta.Ne è testimonianza diretta l’equazione figlia dei tre gol di Hamsik, che in due partite portano a casa solo un punto. Sfumature opache di un inizio travolgente.  Quadro che, volgendo lo sguardo più in là, assume colorazioni ancor più cupe. Sette partite senza vittorie per gli azzurri che hanno visto violare la propria porta ben quattordici volte. Un po’ pochino per una squadra che lo scorso anno vantava una retroguardia superiore a quella della “Vecchia Signora”…E’ ora di prendere decisioni importanti che possano scuotere un’ ambiente a dir poco saturo. Nessuna crociata contro Reja. Il goriziano rimarrà nella memoria come il traghettatore del neonato Napoli dagli inferi della C sino alla tanto agognata serie A. E’ pur vero però che è meglio lasciarsi da buoni amici, che con il dente avvelenato e qualche parola di troppo per un nulla trasformata in altro.Infondo  il tempo sarà pure galantuomo, ma rimane un maestro che uccide tutti i suoi allievi…

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