IL NAPOLI NON BATTE LA ROMA AL SAN PAOLO DA UNDICI ANNI
Il derby del sole, il derby del centro sud, è da sempre un appuntamento da non perdere fra due tifoserie un tempo gemellate, ma forse, nell’ intimo, neppure oggi davvero nemiche , magari per la similitudine di circondare di troppo amore i propri idoli, di farli sentire cioè un giorno eroi e il giorno dopo nullità. Torna dopo sette anni un classico : Napoli – Roma.La storia del confronto fra azzurri e giallorossi a Napoli, parte dal 13 marzo 1930, ed allora finì in parità ( 1- 1 ), grazie ai gol di Fuffo Bernardini e di Antonio Vojak. L’ anno dopo è il Napoli ad avere la meglio con un secco 3 a 0, bissando il successo anche nel 1931- 32 per 1a0 ( rete di Sallustro ). La Roma però, si rifarà con gli interessi nelle stagioni successive, cogliendo ben 4 successi fra il 1932 ed il 1940, contro appena altre due vittorie partenopee. Due futuri alfieri azzurri, Kriezu e Pesaola, firmano altre tre vittorie romaniste fra il 1946 ed il 1948, mentre il Napoli conquista i due punti solo nel 1940- 41 ( 2 -1 ).
Gli anni 50 si aprono con due consecutivi 0 -0, poi il Napoli vince nel 1954 e nel 1955 ( 2 – 0 e 1-0 ), prima di due pareggi e di un altro successo romanista per 2-1 nel 1957, con una doppietta del cannoniere principe, il brasiliano Da Costa. Il decennio si chiude con due belle vittorie, entrambe firmate dal talentuoso ma fin troppo eccentrico italo- brasiliano Manuel Del Vecchio ( 3 -0 nel 59 e 1 -0 nel 60 ).
I favolosi anni 60 cominciano con una ( in rimonta ) entusiasmante vittoria per 3 – 2, il 23 ottobre 1960, con la Roma avanti per 2-0, raggiunta e superata da Di Giacomo, Del Vecchio e Pivatelli; fu uno dei pochi barlumi di luce, in una stagione che vide gli azzurri scendere malinconicamente in serie B ( 1960 1961 ). Altrettanto avvincente la gara del campionato 1962 -1963, terminata 3 – 3, con una tripletta di Piedone Manfredini per la Roma, a cui replicarono Corelli ( con due rigori ) ed il terzino Fraschini. Con l’ arrivo nel 1965 di Sivori ed Altafini, per il Napoli comincia un perido favorevole, firmato da tre successi consecutivi, il primo per 1 – 0 ( Canè ) e gli altri due per 2 a 0, con Josè Altafini che curiosamente, siglò tutti e 4 i gol con la stessa sequenza : uno nel primo tempo, ed uno nel secondo su rigore. Due risultati ad ( come si diceva un tempo ) ad occhiali chiudono il decennio del boom economico.
Con gli anni 70 inizia il periodo più favorevole in assoluto per il Napoli nel derby del sole , nonostante il decennio si apra con un’ inattesa sconfitta per 2 a 1 subita in rimonta ( 25 04 1971 ), dopo l a 0 con iniziale rete di Sormani, in gioventù detto il Pelè bianco . Da quel momento in poi però, il Napoli vince 10 dei successivi 11 confronti, lasciando alla Roma il pareggio solo nel 1973-74 ( 1 -1 con rigore sbagliato da Clerici ). Nel 1971-72 è un perentorio 4 -0 ( 2 Esposito, Altafini e Pogliana ) a far sorridere il tecnico azzurro Chiappella, mentre l’ anno dopo, un guizzo di Flipper Damiani è decisivo per il successo finale. Il Napoli poi s’ impone per 2 a 0 nel 75 e nel 78, per 1 a 0 nel 77 e nel 79, con reti ( dette in ordine sparso ) di Massa, Savoldi, Clerici, Braglia e Pellegrini. Roboanti sono invece le vittorie del 1979- 80 e nel 1980 -81: 3 -0 e 4 -0, protagonisti nel primo caso ancora Damiani ( segnò due gol ), e nel secondo Pellegrini, che oltre a segnare provocherà pure due autoreti giallorosse, che consegneranno ai posteri un risultato assolutamente imprevedibile alla vigilia, con la Roma prima in classifica, ed un Napoli ( era appena arrivato Krol ) ancora alla ricerca di una precisa identità. Entrambe le formazioni lotteranno per vincere lo scudetto, che tanto per cambiare, andrà alla solita Juventus ( ricordate il gol di Turone ? ). Il periodo d’ oro si chiude con l- 1 ed 1-0 del 3-11982, siglato in mischia dal terzino Citterio a soli otto minuti dalla fine. Da quel giorno, passeranno ben otto lunghi anni, prima di rivedere i capitolini uscire sconfitti dal S. Paolo.
Infatti la Roma l’ anno dopo ( stagione del 2° scudetto giallorosso ), conquisterà l’ intera posta in palio vincendo per 3-1, ripetendosi nelle due stagioni successive sempre con il risultato di 2 -1 ( 1983- 84 e 1984 -85 ). Il match del 16 dicembre 1984 è poi particolarmente caro ai fans della Lupa , dato che in quella occasione, il Divino Paulo Roberto Falcao, segnerà il suo ultimo gol in Italia.Dopo due pareggi ( 1- 1 e 0 – 0), sarà proprio la Roma a dare il là alla rimonta del Milan di Sacchi, vincendo per 2 a 1 il 6 3 1988 ( gol di Giannini, Oddi e Careca ), al termine di una gara stregata per gli azzurri che fallirono un’ infinità di palle gol , tanto che alla fine Antonio Careca dichiarò : “Oggi ci hanno fatto la macumba!” Finalmente, nel campionato del secondo scudetto ( 1989- 90 ), dopo un altro 1-1 nella stagione precedente, il Napoli torna a vincere per 3 a 1 grazie a due rigori di Diego ( provocati da Massimo Crippa ), inframezzati da una magia di Careca ( che segnò un gol alla Mortensen ), dopo l’ iniziale svantaggio provocato da una punizione di Nela. Come nel 1960-61, ( dopo l’ 1 -1 del 1990 -91 ), gli azzurri vincono in rimonta per 3 -2 nella stagione 1991- 92, con Careca ( ben 5 reti in totale alla Roma ) e Zola protagonisti, con il fantasista sardo autore del terzo e decisivo gol. Sempre Careca + Fonseca in gol nel 2 -1 del campionato seguente, con l’ uruguaiano decisivo anche nel 1993 -94 ( realizzò il punto dell’ 1 a 1 su rigore al 90° ). Dopo uno scialbo 0 – 0 nel 1994- 95, la Roma perentoriamente torna al successo il 17-12- 1995 con il punteggio di 2 – 0, con reti dell’ ex Thern, e di Del Vecchio, vera e propria bestia nera del Napoli. Con un gol di testa di Nicola Caccia dopo mezz’ ora di gioco, il Napoli conquista l’ ultimo successo nel 1996 -97, quindi, nel disastroso campionato 1997- 98, la Roma torna alla vittoria per 2 – 0 ( Di Biagio e Totti ). L’ ultimo confronto, porta la data del 10 giugno 2001, con la Roma in piena corsa per lo scudetto ( che conquisterà la domenica seguente ), ed il Napoli di Mondonico a lottare per evitare la retrocessione in B ( che purtroppo puntualmente avverrà ). Gli azzurri, passati in vantaggio con un bel gol di Nick Amoroso al 35 °, vennero raggiunti e superati dall’ accoppiata Batistuta – Totti, con il Pupone che, prima di scaraventare in rete alle spalle di Mancini, si aggiustò il pallone nettamente con il braccio. Incredibilmente l’ arbitro Treossi non notò l’ evidente irregolarità. Successivamente, forse pentito, il Direttore di gara fischiò una dubbia punizione al Napoli, furbescamente sfruttata da Fabio Pecchia, che mise a segno il 2- 2 finale, grazie anche alla complicità del portiere Antonioli, intervenuto assai mollemente sul tiro dell’ avvocato di Formia. Tutto questo alla fine, purtroppo non bastò a restare in serie A.
BILANCIO
Complessivamente, dal 1929- 30 ad oggi, su 61 incontri, Il Napoli ha vinto in 27 occasioni, contro 15 vittorie romaniste, contornate da 19 pareggi. Dopo aver realizzato la grande impresa di sconfiggere l’ Inter, per par condicio, riteniamo giusto che anche i capitolini, tornino nella città eterna con le cosiddette pive nel sacco.