Il caso tripla T: Tonelli , tecnica e tenacia
“Il comandante è partito ma in difesa non si è persa la bussola” è questa la sensazione se si guarda al reparto difensivo del Napoli, quantomai florido come si presenta in questa fase di ritiro che precede il campionato.
È partito Raul Albiol ma è arrivato Manolas dalla Roma che affiancherà il muro d’ebano Kalidou Koulibaly, ci sono poi tanti nomi, volti e gambe che per un motivo o per un altro a Napoli non hanno trovato spazio. Tra questi Lorenzo Tonelli – arrivato in azzurro dall’Empoli come fedelissimo di Sarri – il quale però quando ha vestito la maglia azzurra non ha avuto tempo di dimostrare il suo valore e di inserirsi negli schemi del “maestro” che l’aveva convocato a gran voce.
Dopo una stagione in prestito alla Sampdoria, oggi Tonelli è in ritiro a Dimaro con i suoi compagni e rispetto ad altri che sono rimasti in azzurro e hanno anche giocato al San Paolo, sta mostrando una tale tenacia – che l’ha portato a siglare anche un goal contro la FeralpiSalò sugli esiti di un calcio d’angolo – la quale porta a una domanda: è giusto metterlo sul mercato?
È giusto fare di un difensore – tra i più acclamati dai tifosi a Dimaro – un’ulteriore plusvalenza per rimpinguare le casse quando ci sono dei compagni di reparto che non danno troppe certezze sotto vari aspetti: dal punto di vista fisico, emotivo e di voglia di restare a Napoli. È giusto rinunciare a Tonelli che ha una buona dose di tecnica e di sana “cazzimma” tutta napoletana che sarebbe estremamente utile alla squadra?
Insomma la bussola del mercato andrebbe direzionata sicuramente in altri reparti, su altri nomi, volti e gambe che hanno dimostrato di non poter dare molto alla causa del Napoli e tenersi stretto chi ha il piglio, la voglia e la tenacia per essere protagonista – ma anche riserva – nella nuova annata azzurra che si spera essere finalmente quella giusta per vincere.