I PIU’ E I MENO DI PALERMO – NAPOLI
Al “Barbera” di Palermo va di scena l’anticipo del sabato sera alle ore 20.45 della terza giornata di campionato di Serie A tra i rosanero e gli azzurri.
Come ci arriva il Palermo:
+ Il Palermo viene da un buon pareggio al Meazza contro l’Inter, sfoderando una buona prestazione di squadra sotto la guida dell’ex tecnico Ballardini.
+ Negli ultimi giorni di mercato è arrivato Alessandro Diamanti, calciatore che ha sempre lasciato il segno nelle squadre in cui ha militato, grazie alla sua tecnica e alle sue giocate di classe.
+ Cambio di allenatore in settimana per i siciliani, il vulcanico presidente Zamparini ha scelto Roberto De Zerbi, tecnico che ha portato il Foggia alla finale Play-off promozione in Lega Pro, quindi tutta una serie di motivazioni aggiuntive che porta il cambiamento di guida tecnica.
– Caos attorno alla società dovuto alla mancanza di una programmazione tecnica.
– Voci di un possibile cambiamento di proprietà, che destabilizzano calciatori e staff tecnico, nonché i supporters palermitani.
– Limiti tecnici dovuti alle assenze di calciatori importanti come Michel Morganella, Robin Quaison ed Aleksandar Trajkovski e l’assenza di una vera prima punta di ruolo.
– Il nuovo tecnico ha avuto pochissimo tempo per imprimere la sua mano sulla squadra anche a causa dei numerosi giocatori impegnati nelle loro rispettive nazionali.
Come ci arriva il Napoli:
+ Squadra in fiducia dopo la vittoria contro il Milan, anche grazie alla discreta prestazione fornita.
+ Buon inserimento dei nuovi acquisti in particolar modo di Zielinsky e Milik, che si pongono molto più di semplici alternative.
+ Fine del calciomercato che ha destabilizzato non poco alcuni calciatori, uno fra tutti Manolo Gabbiadini.
+ Possibilità per mister Sarri di far ruotare più uomini anche in vista dell’imminente impegno di Champions.
– Poco tempo per preparare il match a causa dei numerosi giocatori impegnati nelle loro nazionali.
– Alcuni calciatori distratti a causa dei possibili rinnovi contrattuali e relative discussioni con la dirigenza, vedi i casi Insigne e Koulibaly.
– Tensione psico-fisica che potrebbe essere rivolta, anche inconsciamente, verso l’esordio in Champions League in trasferta in Ucraina contro la Dinamo Kiev.
– Cali di attenzione, soprattutto difensivi, dovuti alla ancora non sufficiente preparazione fisica e tattica.