GIOVANE E TALENTUOSA, L’UDINESE PUNTA IN ALTO

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Rinforzata e pericolosa, ma non senza qualche punto debole. Così si presenta l'Udinese ai nastri di partenza del nuovo campionato, dopo una campagna acquisti che ha visto partenze ed arrivi più che eccellenti. Sono stati ceduti alcuni uomini-simbolo, come il bomber Iaquinta e la roccia Natali, entrambi partiti alla volta di Torino, stessa città ma sponde opposte. E' andato via, dopo diverse incomprensioni con la società, anche Sulley Muntari, accasatosi in Inghilterra, al Portsmouth. Fior di milioni sono entrati da questi sacrifici tecnici, ma i soldi sono stati reinvestiti a dovere, come ha sempre saputo fare una società che fa della programmazione a lunga scadenza il suo Verbo. I bianconeri hanno riscattato Quagliarella, e sono riusciti nell'impresa di trattenerlo in Friuli; hanno comprato Mesto, uno degli esterni più promettenti d'Italia; hanno preso un altro napoletanissimo, Floro Flores, e chi l'ha visto giocare non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. Come se non bastasse, con i nomi noti c'è anche la solita nidiata di giovanissimi, da Inler a Paolucci ad Handanovic, a completare un puzzle che mai come quest'anno è alquanto stuzzicante. Per non parlare del timoniere: dopo le montagne russe di Catania (dalla zona Champions' alla salvezza all'ultimo minuto in pochi mesi), Marino è emigrato verso il nord-est dell’Italia per proporre il suo calcio spumeggiante, il suo tridente, un 4-3-3 che con gli uomini giusti può far molto male a chiunque. Per ulteriori informazioni, chiedere all'Inter…

 

E gli uomini giusti il tecnico catanese li ha quasi in ogni reparto. Alcuni sono da verificare all'impatto col calcio che conta, e il primo è senz'altro il portiere Handanovic (23), che nel 2005 fallì la sua prima occasione da A, con la maglia del Treviso. Ora è migliorato e maturato, e con una chioccia come Chimenti potrebbe migliorare ancora, ma resta comunque una grande incognita. In difesa invece, oltre al già citato Mesto (25), che agirà da terzino destro, ci saranno Zapata (21) e Coda (22), che per quanto giovanissimi sono già una garanzia di qualità. Dall’altro lato il non meno rampante Dossena (26), che da quasi un anno tiene in caldo il posto al lungodegente Felipe, tanto che ormai se ne sente padrone e lo gestisce di conseguenza. A centrocampo invece mancheranno gli acciaccati Pinzi ed Obodo, due assenze che si faranno sentire. Quindi, ai lati del troppo altalenante D’Agostino (25), talentuoso centrocampista di fosforo ancora in attesa di consacrazione, dovrebbero giocare Sivok (24) e Inler (23). Il primo si è già messo in mostra lo scorso anno, e non ha mai fatto rimpiangere troppo Muntari; il secondo, pilastro della Nazionale svizzera, è ancora sconosciuto al grande calcio ma promette di entrarci presto. Almeno, questo è quello che gli esperti dicono di lui.

 

Nell’attacco a tre invece, ai lati ci saranno i già citati Floro Flores (24) e Quagliarella (24), per i quali non c’è alcun bisogno di presentazioni, mentre al centro ci sarà Gyan Asamoah (22). Potente e veloce, lo straripante ghanese farà sudare non poco Paolo Cannavaro, che dovrà far ricorso a tutta la sua esperienza e alle sue doti tecniche per arginarlo. Peccato che Di Natale, infortunato, non sarà della partita. Sarebbe stato curioso veder giocare insieme i tre tenori partenopei, quelli che sognano la maglia azzurra fin da bambini, quelli su cui l’Udinese ha voluto scommettere per puntare ad un’Europa che, mai come quest’anno, sembra davvero alla portata della giovane banda bianconera.

 

Probabile formazione (4-3-3): Handanovic; Mesto, Zapata, Coda, Dossena; Sivok, D’Agostino, Inler; Quagliarella, Asamoah, Floro Flores 

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