GENOA – NAPOLI: OCCHIO AL GRIFONE MORIBONDO

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Sulla carta, come si dice in questi casi, non dovrebbero esserci problemi. Sempre sulla carta, però, bisognerà stare attenti alla banda bassotti travestiti da direttori di gara. Il campo, invece, parla a modo suo e troppe volte si è stati costretti ad ingoiare bocconi amari con calciatori sconosciuti, o sull'orlo di una crisi di nervi, ribaltare la propria stagione proprio dopo la sfida con i partenopei. Attenzione, parola d'obbligo, per un Genoa in crisi nera iniziata un mese fa con De Canio e proseguita, se non addirittura peggiorata, da Gigi Del Neri che non è ancora riuscito a guadagnare neanche un punto. Rispetto, quindi, e non solo per il legame affettivo tra le due tifoserie, ma ciò nonostante nessuna paura perchè quelli lì, una volta tanto e nonostante i regali immancabili, sono finalmente caduti dimostrando come azzardare, certe volte, diventa l'arma in più. Uno ha usato la "spensieratezza" tattica per chiudere la bocca a qualche spaccone da strapazzo, altri cercano strade diverse, talvolta buone ma anche inutili se diventa ricorrente l'idea del prima non prenderle. Nel calcio di oggi, se non si azzarda, prima o poi le si prendono e la dimostrazione che anche qui, all'ombra del Vesuvio, azzardare si può arriva direttamente dall'Europa League. Il mix tra titolari e riserve non sembrava convincere, poi via i freni inibitori e dentro il meglio con un modulo diverso e una mentalità molto più aggressiva. Detto, fatto. Cavani diventa l'inarrestabile Robocop e la squadra lo supporta al meglio, il risultato arriva e il gioco sottolinea scelte e cambiamenti. Trenta minuti sono bastati per notare come il Napoli sia stato devastante con un equilibrio diverso da quello fino ad oggi mostrato; un equilibrio da grande, da top club, con voglia e idee chiare sganciando ripetutamente verso la porta avversaria una miriade di palloni, poi il resto spetta a Robocop, l'uomo cibernetico con mirino ad infrarossi e cannone sempre carico. Meditare per riprovarci non sarebbe male soprattutto oggi che qualcuno è scivolato e qualche altro inizia a lanciare tuoni e fulmini con il proprio silenzio…

Genoa. Gigi Del Neri non è ancora riuscito a trovare il male del Grifone. Modulo diverso rispetto a quanto mostrato nelle ultime settimane con un 4-3-2-1 accorto e basato sul contropiede lungo. La strategia è tenere gli avversari il più lontano possibile dai propri 20 metri cercano quasi perennemente il calcio lungo a scavalcare la mediana; i due trequartisti fungeranno più da supporto che da costruttori con i tre centrali impegnati a spezzare le trame di gioco; difesa lenta e spesso sconnessa, ma buona nel gioco aereo suggerendo grande attenzione sul punto debole azzurro relative alle palle inattive. Indisponibili. Vargas, Borriello, Jorquera

Formazione (4-3-2-1) Frey (1); Sampirisi (31), Granqvist (5), Moretti (24), Antonelli (13); Merkel (10), Seymour (14), Kucka (33); Bertolacci (91), Jankovic (11); Immobile (17) All. Luigi Del Neri

Ballottaggi. Seymour 70% – Toszer 30%

Napoli. La roboante vittoria finale in Europa League con il Dnipro ha dato nuova linfa ad un gruppo depresso dopo il periodo poco brillante. Più luci che ombre nel finale dopo una gara sostanzialmente orribile e ricca di punti interrogativi. Nonostante il cambio vincente di giovedì, Walter Mazzarri confermerà il 3-4-1-2 con difesa alta, contropiede alla mano e gioco veloce sulle corsie esterne. Niente da fare Zuniga e spazio ancora al recuperabile Dossena che migliora di gara in gara; Pandev al fianco dello scatenato Cavani e Insigne pronto a subentrare dalla panchina. Non dovrebbero esserci novità, ma a gara in corso d'opera non è impensabile trovare nuove soluzioni a seconda dell'andamento del match. Massima attenzione su Edinson Cavani: gli sfracelli di Rizzoli e Stefani in questo inizio di campionato suggeriscono grande lucidità all'uruguayano che, diffidato e con il Milan alle porte, potrebbe incappare nel solito protagonismo arbitrale. Occhi aperti e bocche cucite! Indisponibili. Zuniga

Formazione (3-4-1-2) De Sanctis (1); Campagnaro (14), Cannavaro (28), Gamberini (55); Maggio (11), Behrami (85), Inler (88), Dossena (8); Hamsik (17); Cavani (7), Pandev (19) All. Walter Mazzarri

Ballottaggi. Inler 70% – Dzemaili 30%

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