Eurogol salva-Napoli

Alla presentazione ufficiale dei calendari, il 27 agosto è stata una di quelle date cerchiate con il rosso. Al San Paolo arriva probabilmente l’avversario più ostico dell’intero campionato: l’Atalanta. Di fatto le previsioni sono state rispettate anche più del previsto. Il Napoli della prima frazione di gioco è stato irriconoscibile, a tratti imbarazzante non riuscendo a portare a termine più di due passaggi. Tutti i pensieri a questo punto si proiettano su quella gara nefasta dello scorso febbraio: minuto 14, corner dalla destra, Cristante come Caldara elude la labile marcatura a zona dei partenopei e tutto solo mette la palla in rete. È una marcatura che nel computo di una stagione intera, tutta da vivere,  puo’ portare i suoi benefici. Diciamoci la verità, Sarri ancora non ha imparato la lezione sbagliando per la terza volta consecutiva l’undici titolare contro i famelici orobici. Un centrocampo tutto tecnica e qualità a poco è servito contro una mediana rocciosa e arcigna che ti ha fatto sentire il fiato sul collo ogni singolo istante. Vengono evidenziati tutti i limiti di questo collettivo, in primis la mancanza di una valida alternativa a Hysaj, dal momento che la prestazione di Maggio è stata a dir poco imbarazzante. Nella ripresa il copione sembra non cambiare di una virgola fino al minuto 56, quando un fulmine a ciel sereno si schianta sull’Atalanta. È il missile terra-aria di un fuoriclasse, Piotr Zielinski che si infrange nella porta di Berisha ridando verve ad una squadra spenta e timorosa. Tutto cambia, start e via: torna il vero Napoli, quel gruppo che incanta e dà spettacolo e che abbatte l’avversario abbastanza facilmente, forte di un abissale gap tecnico. Maurizio Sarri sembra aver imparato la lezione, effettuando sostituzioni perfette che vanno a prediligere una mediana arcigna e battagliera. Tuttavia c’è da essere onesti, senza l’eurogol di Zielinski l’esito della gara sarebbe stato totalmente diverso. È un Napoli che deve ancora maturare e trovare la famigerata variante tattica che sappia sorprendere qualunque avversario. Ci sarà tempo per rimettere benzina nel serbatoio e ripartire ancora più forti. Tra due settimane gli azzurri saranno di scena a Bologna, un match chiave che darà il via ad un ciclo terribile. Testa alta e cattiveria: insieme si puo’ creare qualcosa di molto interessante; intanto un occhio va dato anche al mercato perchè tutti sappiamo che certe lacune devono essere colmate immediatamente. Inutile nasconderci dietro false illusioni…chi vuol capire capisca!

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