ESISTONO “TITOLARI” E “RISERVE”…
Il Napoli B si conferma…Napoli B. Ebbene si, perché se quello del Phillips Stadion di Eindhoven doveva essere l’esame di maturità, la bocciatura è netta ed evidente. Ancor di più, gli azzurri ne sono usciti letteralmente con le ossa rotte non solo nel risultato, ma anche e soprattutto nella prestazione. Timoroso, distratto, molle: un tris di aggettivi di quelli che non ti aspetti dalla squadra che attualmente, a braccetto con la Juventus, la fa da padrone in Serie A. Alla faccia di chi doveva dare il massimo per mettere in discussione le gerarchie, da oggi ancor più solide. E non tanto per il risultato in se, perché da una singola partita non si può trarre un giudizio definitivo. Piuttosto perché per gli olandesi si è trattato di poco più di un allenamento, e le indicazioni che la serataccia consumatasi nella terra dei tulipani ha fornito a Mazzarri sono piuttosto chiare: il Napoli può si vantare di due giocatori per ruolo, ma evidentemente non della stessa qualità. E forse neanche di poco inferiore, se schierati tutti assieme appassionatamente. Non esistono i “titolarissimi” ed i “titolari”, ma i “titolari” e le “riserve”. Punto. Un organico sicuramente più completo di quello della passata stagione, ma non ancora in grado di prescindere dalle proprie stelle. Un Napoli che non può permettersi di abbassare la guardia, e che forse si è presentato a Eindhoven con la convinzione (leggasi presunzione) di poter vincere la partita semplicemente cavalcando la cresta dell’onda. Ed invece è arrivato il patatrac: tre scoppole, e altra considerazione. Ovvero che il turn over il Napoli se lo può permettere, ma in massimo quei tre-quattro elementi per partita, non i nove-dieci di questa sera. Il rischio è quello di incappare in una figuraccia colossale nel caso in cui l’avversario abbia appena qualcosa in più di quell’AIK Solna che è stato davvero poca roba. Chievo docet…
Nell’altra sfida valida per il gruppo F dell’Europa League, il Dnipro vola in vetta grazie ad una bella vittoria di rimonta in casa proprio dell’AIK. Gli ucraini hanno raddrizzato una partita che nel primo tempo li vedeva soccombere per 2-1. Ma ci hanno pensato Mandzjuk e Seleznyov a ribaltare le sorti della gara nella ripresa, chiudendo i conti sul 2-3. La situazione del girone vede dopo il secondo turno, e perché no anche sorpresa, proprio gli ucraini in vetta con 6 punti in due partite, attesi dalla gara contro gli azzurri nel terzo turno. PSV e Napoli seguono a quota 3, chiude l’AIK con zero punti e sette reti subite in due partite. Ennesima dimostrazione che il risultato di quel turn-over non era da prendere poi così sul serio…
Vincenzo Mugione