DOPPIO HAMSIK

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Rivelare un'identità, definire un ruolo, recitare da protagonisti. Un personaggio, Marek Hamsik, in cerca d'autore, Rafa Benitez. E' lui l'uomo giusto, il maestro da seguire attentamente per compiere l'ultimo passo verso la definitiva consacrazione. Ancora a Napoli, ancora per molto. La collocazione geografica è stata individuata da diverso tempo, quella in campo è in continua evoluzione. Uno sguardo al passato, ritorna l'iimagine Edy Reja e s'innalza portentosa la cresta del giovane slovacco, interno di centrocampo con licenza d'offendere. Anni strabilianti, conditi da una media gol da capogiro. Ma non basta, piovono critiche per la scarsa continuità di prestazioni, per quella timidezza che un centrocampista proprio non può permettersi. Deve crescere, ma il ragazzo si farà. Nelle stagioni successive sempre meglio, un crescendo impressionante, ancora gol, stavolta accompagnati da gare sontuose. Marek nel frattempo si è trasformato in uno splendido rifinitore, più attaccante, più vicino alla porta, più decisivo. Il timore dipinto sul viso della promessa proveniente da Brescia si è pian piano sbiadito. Sono emerse le stigmate del leader, del campione assoluto. E' storia recente. Ora è tempo di nuovi capitoli, ancora da scrivere. Arriva un allenatore vincente, titolato, convinto di poter arricchire la bacheca attraverso l'esperienza partenopea. Sarebbe un bene il Napoli, sarebbe un bene per Hamsik. Vincere con la maglia azzurra, vincere da protagonista, poco male. Ma i successi di squadra passano dall'esaltazione delle capacità del singolo. Allora la domanda, come di diceva una volta, sorge spontanea: Dove giocherà? Sulla linea mediana o nei tre dietro la punta? La risposta, come spesso accade, potrebbe essere nel mezzo.  Il tecnico spagnolo potrebbe sfruttare le caratteristiche dello slovacco inventandogli un doppio ruolo, stile Gerrard. Una sorta di elastico tra le due linee, col compito d'impostare, rifinire e finalizzare l'azione. Sarebbe un'investitura pesante, magari anche complicata da sostenere. Ma un'operazione del genere potrebbe permettere alla società di abbandonare la ricerca di un calciatore con i crismi del regista per far lievitare il livello qualitativo degli undici in campo e d'investire altrove. Una scelta che col passare dei giorni diventa sempre più credibile, considerando anche la difficoltà nel reperire sul mercato giocatori dai piedi in buoni in grado di appoggiare anche il gioco d'attacco. Dunque, per il Napoli, il problema potrebbe non porsi. Basta Hamsik, quel ragazzino timido e impacciato pronto a fare la storia…

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