DI NUOVO SULLA TERRA

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Si è "divertito" tra i grandi per una stagione prima di ritornare in una dimensione calcistica dignitosa per una città che non ha certo nel calcio il suo fiore all'occhiello. Non che il Treviso abbia sfruttato a dovere l'occasione che un comodo ripescaggio gli offrì l'estate scorsa: neanche per un attimo la formazione veneta ha dato l'impressione di poter restare in quella serie A che avrebbe potuto riprendersi se solo la Corte Federale avesse confermato le sentenze della Caf su "calciopoli". Il cavalier Ettore Setten, patron dei biancocelesti e già sponsor del Napoli, è restato al comando del club nonostante i propositi di lasciare dopo una stagione che, a suo dire, ha visto la sua squadra penalizzata da reiterati errori arbitrali.

 

Del Treviso che ha fatto la meteora nella massima serie è rimasto molto, ma certo non si può dire che quella alle dipendenze del giovane Diego Bortoluzzi (altra conferma) sia una corazzata. E' per questo che al "San Paolo" l'ex trainer della primavera veneta farà quasi le barricate.

 

C'è da aspettarsi una squadra chiusa, con tre centrali di difesa pronti a diventare cinque quando i terzini, disposti larghi lungo le corsie laterali, scaleranno sulla linea dei difensori in fase di non possesso. Un reparto, quello arretrato, che ha poco da rivelare. E' un'incognita il solo portiere, di origini brasiliane e dal nome difficile: Maxminio Montresor ('80), che nella sua terra ha giocato con Olaria, Vasco Da Gama e Bragantino. Bortoluzzi si fida di questo estremo sudamericano che non soffrirà di "saudade", visto che davanti a lui agirà un uruguagio, Carlos Adrian Valdez ('83), con all'attivo 19 presenze in serie A. Per il comando delle operazioni il tecnico può fidarsi dell'esperto capitano Marcello Cottafava ('77), alla sua quarta stagione con la squadra che gli ha portato due promozioni (ed una retrocessione) in carriera. Ha qualche anno e qualche stagione in più sulle spalle il navigato William Viali ('74), che in B ha vinto due campionati da titolare con le maglie di Lecce e Fiorentina. 

 

A causa della squalifica dell'ex romanista Gianni Guigou, il trio centrale sarà supportato, ai lati, dallo slovacco Blazej Vascak ('83) a destra e da Alberto Giuliatto ('83) a sinistra. Due giocatori giovani e che non hanno mai disputato un torneo cadetto: Vascak, un ceco che ama sgroppare lungo tutta la sua corsia, ha giocato cinque stagioni nella massima serie del suo campionato prima di sbarcare in Veneto nella passata stagione. E' arrivato insieme a Giuliatto, prelevato dal Belluno laddove aveva disputato due tornei di D ed altrettanti di C2. Coperta la difesa, Bortoluzzi ha riaffidato le chiavi del centrocampo al sicuro Walter Baseggio ('78), che può vantare un passato recente ed importante con la maglia dell'Anderlecht (120 presenze e 29 reti in cinque stagioni). Il regista belga potrà avvalersi, ai lati, del supporto di Riccardo Gissi ('80) e di Daniele Quadrini ('80). Se il primo ha già giocato in B con Ternana, Catanzaro e con lo stesso Treviso, il secondo ha raccolto una sola presenza nel torneo cadetto (con l'Ancona, nel 2001-2002) e tanti gettoni fra C1 e C2.

 

Bene assortita, in termini di esperienza e qualità, la coppia di attacco che nell'occasione sarà composta dall'esperto Luigi Beghetto ('73) e dal giovane Robert Acquafresca ('87). Il primo ha un curriculum che parla da solo: oltre 200 presenze e 50 reti nel torneo cadetto con squadre di nord, centro e sud, molte primavere alle spalle ma tanta voglia di riscattare una stagione negativa. Acquafresca, prodotto del vivaio del Torino, è stato lanciato da Bortoluzzi al termine della passata stagione quando le chances di restare in A erano ormai nulle. Il giovanotto ha raccolto consensi e vista l'assenza del mancato ex Dino Fava, al "San Paolo" può giocarsi un'occasione importante.

Probabile formazione: (3-5-2): Montresor; Valdez, Viali, Cottafava; Vascak, Gissi, Baseggio, Quadrini, Giuliatto; Acquafresca, Beghetto. All. Bortoluzzi

 

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