Clausola si o clausola no?
- PERCHÉ INSERIRE LA CLAUSOLA RESCISSORIA AD UN CALCIATORE: La clausola rescissoria ti permette di avere pieno controllo su un calciatore. Inserire un prezzo fisso sul cartellino di un atleta è sinonimo di guadagno sicuro. O la società interessata al calciatore sborsa i soldi strapagando il cartellino (nella maggior parte dei casi un calciatore non li vale tutti questi soldi) oppure se lo scordi. In poche parole, dare moneta vedere cammello. Certamente una strategia che fa molto comodo ad una società per azioni quale è il Napoli. La prima clausola rescissoria, De Laurentiis la fissò al Pocho Lavezzi, per la modica cifra di 31 milioni di euro. I suoi successori sono stati Cavani e Higuain. Tre clausole rescissorie pagate per un totale di 190 milioni, a confronto dei 57,5 spesi per acquistare i tre fuoriclasse, mica male. La clausola è comoda anche per tenere alla larga i fastidiosissimi procuratori, che continuamente fanno pressioni al club per essere ceduti. Gli stessi calciatori dovranno mettersi l’anima in pace, e sperare che qualcuno paghi la taglia che pende sulle loro teste. La situazione è chiara, una volta fissata la clausola, il coltello dalla parte del manico lo possiede la società. Ma attenzione è un’arma a doppio taglio.
- PERCHÉ NON BISOGNEREBBE FISSARE LA CLAUSOLA AD UN CALCIATORE: Un sentimentalista non fisserebbe mai una clausola rescissoria ad un calciatore. Vedere il proprio idolo giocare per gli acerrimi rivali, è la più grande tragedia che possa esistere per un tifoso (Quest’anno rivolgersi ai tifosi di Napoli e Roma). Non c’è prezzo per un fuoriclasse. Che senso ha fissare una cifra per un calciatore fortissimo, se poi devo investire quei soldi per comprare un sostituto? Sicuramente non sarà neanche facile trovarlo, perché le società con le quali si tratterà, sapranno dell’immenso capitale a disposizione e non molleranno la presa tanto facilmente, tanto vale tenersi quello in rosa. Senza clausola il prezzo lo fissa la società, e non ci sono milioni che tengano. Si scongiurerebbe in futuro un altro caso Higuain, boccone amarissimo che i tifosi del Napoli ancora devono digerire. Una società che vuole crescere non vende i propri migliori calciatori, ma costruisce una squadra attorno ad essi.