Con il provincialismo e l’arrendevolezza di Sarri non si andrà da nessuna parte!
Sarri ha fatto tanto dalla gavetta dalle categorie inferiori alla serie A solo con il frutto del suo lavoro e questo non glielo toglie nessuno. Sarri lo scorso anno ha dato un gioco alla squadra e ha fatto un grande campionato e questo non glielo toglie nessuno. Ma un grande allenatore lo è tale non solo per il lavoro sul campo durante la settimana ma anche per la gestione del gruppo.
Dire a fine gara con la Dinamo Kiev, squadra per di più gia eliminata, che vincere o pareggiare sarebbe stato uguale e che era necessario solo evitare la sconfitta, sono dichiarazioni gravissime e frutto di un provincialismo assoluto. Il Napoli è squadra di seconda fascia e non è stato capace di piegare al San Paolo modeste squadre come Dinamo Kiev e Besiktas. Ancora più sconcertanti sono le dichiarazioni secondo cui la squadra è scesa in campo demotivata dopo il risultato di Istanbul.
Noi ci chiediamo, allora se lui ha visto tutto ciò, che ci sta a fare in panchina? Chi gliele dare le motivazioni ed adrenalina al gruppo? E’ stato il primo ad arrendersi e dopo la squadra, i giocatori sono sempre lo specchio dell’allenatore. Un allenatore completamente in confusione che ha perso ogni entusiasmo e che pensa di lavorare ancora in provincia; qui siamo a Napoli, una piazza importante, con quindici nazionali e non ci può essere contenti di pareggiare in casa con la Dinamo Kiev e di rimpiangere il mancato 2 a 2 sempre al San Paolo contro il Besiktas. Il Napoli non può avere un allenatore cosi provinciale e che non sa gestire l’ intera rosa per fare due competizioni, non andremo da nessuna parte, la società ne prenda atto.