CI VUOLE CALMA E SANGUE FREDDO

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Chi l’avrebbe mai detto solo un mese fa che il campionato, nella sfida al vertice, avrebbe nuovamente visto come protagonista il Napoli di Mazzarri che dopo il colpo ferale inflitto dalla giustizia sportiva e superato un dicembre nefasto sul campo, ha avuto la forza di rialzarsi laddove parecchi, al contrario, sarebbero capitolati definitivamente.A prescindere da quale sarà l’esito di questa lotta tra Napoli e Juventus, bisogno fare un grande plauso agli azzurri che stanno dimostrando una maturità orami consolidata degna delle grandi squadre.Anche a Parma gli azzurri hanno fatto la partita, soffrendo un po’ nel secondo tempo, ma dimostrando grande personalità sia nei suoi uomini simbolo, su tutti Hamsik e Cavani, ma anche nei cosiddetti “gregari” come Dzemaili ed Insigne, che hanno dimostrato di non essere infeiori ai c.d. “titolarissimi” ed anzi si candidano ad una sana competizione per un posto da titolare, segno che il Napoli sta diventando una squadra completa ed intercambiabile non solo dal punto di vista numerico.Ora la differenza tra Juve e Napoli, oltre al calendario, la faranno gli stimoli e le motivazioni che in questo momento sembrano maggiormente appannaggio dell’undici partenopeo che sembra maggiormente convinto dei propri mezzi e della possibilità di giocarsela con i bianconeri che, da parte loro, vivono un momento di inspiegabile tensione sportiva che sta un po’ destabilizzando l’ambiente.In questo momento il Napoli può contare sullo stato di grazia dell’intera rosa e della capacità ritrovata di Mazzarri di ruotare la squadra come mai prima era riuscito a fare , dando maggiori stimoli anche ai rincalzi chiamati a scendere in campo per sopperire alle assenze forzate.Insomma quello che era il punto di forza della Juventus, lo sta diventando anche del Napoli che rispetto ai bianconeri ha dalla sua di avere un bomber come Cavani che alla squadra di Conte manca come il pane.Si profila, insomma, un finale di campionato al cardiopalma anche se il mese di febbraio, che separa le due squadre dallo scontro diretto del primo marzo al San Paolo, sarà determinante per capire il reale valore delle due squadre, con una Juventus che senza Pirlo e con un attacco che non punge fa fatica a buttarla dentro, ed un Napoli dal canto suo che vince, segna ma dà ancora l’impressione, se non concentrata e attenta, di non riuscire a chiudere le partite e di rischiare di non protare a casa il bottino pieno.Sotto questo aspetto, fa paura la partita di sabato sera contro il Catania di Maran, squadra ostica che nel girone di ritorno ha fatto gli stessi punti di Milan e Napoli, a dimostrazione del fatto che non sarà una passeggiata e che anche in questa occasione la concentrazione e gli stimoli la faranno da padrone.Bisogna affrontare ogni partita con concentrazione ma anche con quella leggerezza di chi non ha nulla da perdere, perché la Juve rimane la squadra da battere e lo scudetto, ora come ora, possono perderlo solo gli uomini di Conte. Per adesso, grazie al Napoli, hanno perso le staffe e la tranquillità, per il resto chi vivrà vedrà.

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