Caro Sarri, i calciatori hanno bisogno di essere continuamente motivati
Il Napoli indubbiamente nel corso di questa stagione ha mostrato il più bel gioco d’Italia. La squadra talvolta gioca a memoria e ognuno prima di avere la palla tra i piedi, già sa dove si trova il compagno pronto a riceverla. Sembra un’incantevole armonia, una magnifica sinfonia, eppure questa bellezza in determinate situazioni resta fine a se stessa, a causa di banali e inconcepibili errori di distrazione che fanno sì che la squadra abbia continue crisi d’identità.
27 Agosto Napoli – Milan. Nel primo tempo gli azzurri mettono in scena una prestazione ineccepibile, i rossoneri ci capiscono davvero poco e nulla e si va al riposo in vantaggio di 2 reti. Inspiegabilmente nella ripresa gli uomini di Sarri scompaiono letteralmente dal campo e il Milan nel giro di 3 minuti riesce a trovare il momentaneo pareggio e per un soffio non trova il gol del vantaggio. Ci pensa poi il solito Callejon a togliere le castagne dal fuoco, consentendo al Napoli di vincere una partita che clamorosamente stava rischiando di lasciarsi sfuggire
2 Ottobre Atalanta – Napoli. I partenopei, dopo la splendida vittoria in Champions contro il Benfica, forse consapevoli della loro netta superiorità tecnica, scendono in campo senza stimoli; non si vede un minimo di cattiveria, la squadra appare letteralmente afflosciata e regala 3 punti agli uomini di Gasperini, sul punto di essere esonerato.
5 Novembre Napoli – Lazio. Gli azzurri mettono in mostra un gioco spumeggiante, la manovra è fluida ma si concretizza poco. Per fortuna ci pensa capitan Hamsik nella ripresa a trovare il vantaggio e la partita sembra essere in ghiaccio, dal momento che la Lazio dopo aver corso a vuoto per larghi tratti del match appariva davvero stremata. E invece soli 50 secondi dopo la rete, il Napoli si addormenta, nessuno va a contrastare Parolo che fa 30 metri di campo indisturbato e serve Keita che beffa Reina e sigla l’1-1 che ha del clamoroso.
19 Novembre Udinese – Napoli 1-2. Dopo aver faticato non poco, il Napoli riesce a portarsi in doppio vantaggio al Friuli ma soltanto 1 minuto dopo il raddoppio, tutta la squadra si addormenta e Perica fa riaffiorare le speranze dell’Udinese che aveva già la testa negli spogliatoi
22 Dicembre Fiorentina – Napoli. Il copione è lo stesso. La Fiorentina commette l’unico errore del match e Mertens ne approfitta portando nuovamente il Napoli in vantaggio. Nemmeno il tempo di esultare e tutti i calciatori azzurri stendono un tappeto rosso consentendo a Bernardeschi di siglare indisturbato il gol del momentaneo pareggio.
Questi episodi testimoniano che il Napoli, consapevole di essere tecnicamente superiore all’avversario, talvolta scende in campo senza stimoli e regala gol e punti in continuazione. Tra i responsabili c’è sicuramente il nostro tecnico Maurizio Sarri che si affida soltanto ai soliti 14/15 giocatori. Di conseguenza accade che nel corso degli allenamenti coloro che sono consapevoli di esseri i “fedelissimi” non danno sempre il 100% e i risultati sono evidenti nel corso delle gare successive, quando si commettono i soliti errori di concentrazione. Per acquisire la famigerata mentalità vincente tanto invocata da Sarri, bisogna cominciare dagli episodi più semplici. Colui che non sputa costantemente il sangue per la squadra va lasciato fuori indipendentemente dal nome che porta dietro la maglietta. Inoltre ricordiamo un gesto significativo che compiva sempre il nostro ex allenatore Mazzarri, il quale dopo ogni rete siglata dal Napoli, entrava in campo e a gran voce ricordava ai propri uomini di giocare come se fossero sullo 0-0. Allo stesso modo la Juve ha iniziato a vincere gli scudetti grazie alla sapiente mano di Conte e anch’egli era ed è tuttora solito bacchettare ogni minuto tutta la squadra. E’ tutta una questione di motivazioni che i calciatori hanno bisogno di ricevere continuamente durante la partita. Constatiamo invece che il tecnico di Figline si accontenta di prendere appunti e talvolta sembra strillare senza che venga ascoltato dai suoi. Per costruire un Napoli vincente è necessario che tutti i calciatori si sentano sempre sul filo del rasoio, consapevoli che alla minima distrazione si rischia di perdere il posto.