BRAVO NAPOLI, ORA LA FRONTIERA E’ A UN PASSO

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Un’estate fa, il Napoli di Reja si stava appena imbarcando per partire alla volta dell’Austria, in vista del ritiro che avrebbe aperto il primo, storico campionato di A post fallimento. Un’estate dopo, il ritiro è già finito quando le altre hanno appena terminato le vacanze; gli azzurri stanno già sgobbando, primi in Italia a cimentarsi in una partita vera mentre le altre corricchiano in montagna. L’emozione era tanta, rivedere la squadra che vent’anni fa era fra le più titolate d’Italia tornare a calcare un campo al di fuori dei confini nazionali, per battezzare come si deve l’esordio in Intertoto. Sarà anche la porta di servizio, ma consente di entrare in Uefa. E tanto basta.

Tanto basta per caricare a dovere una squadra ancora molle, comprensibilmente in ritardo di condizione e ancora poco oliata nei meccanismi interni, ma pur sempre motivata a non bucare la prima sul palcoscenico internazionale. L’1-0 finale testimonia senza pericolo di smentita l’esito di un match equilibrato nel quale però i partenopei hanno effettivamente dimostrato di meritare il successo. Il caldo torrido (36°) ha condizionato fino ad un certo punto una gara che si è tenuta su livelli agonisti più che dignitosi, col Panionios che è partito forte ma poi ha evidenziato diversi limiti soprattutto in fase difensiva. Lo sfondamento di Denis sulla destra che ha portato poi al gol di Bogliacino ha toccato livelli comici con il difensore avversario che sbilanciato dalla finta dell’argentino si è seduto comodamente sul prato. El Tanque ha potuto così affondare e piazzare l’assist comodo comodo per il Boglia che timbra col sigillo personale l’appuntamento con la storia. Proprio su Denis, chiamato al primo test probante in maglia azzurra, si concentravano gli occhi attenti degli appassionati, in primis quelli più scettici. Ebbene, l’esame può ritenersi superato a pieni voti: oltre all’assist tantissimo movimento “utile” e il peso specifico in attacco che ci si attende da lui. La gioia del gol gli è stata negata solo dal mediocre arbitro Pereira Gomes, che gli ha annullato una segnatura regolare sul finire della ripresa. Ad aggravare il voto in pagella del direttore di gara c’è anche l’uso sicuramente eccessivo del cartellino e un altro paio di svarioni macroscopici a danno dei greci: un gol di Choutos ancora grida vendetta. 

Fra gli altri, non eccellente ma degna di nota la prova dell’altro osservato speciale, ovvero il giovane Vitale. Il ragazzo ha ancora poca personalità ma evidenzia buone qualità in fase di copertura. Provvidenziale l’intervento che quasi allo scadere ha sradicato il pallone dai piedi dell’attaccante greco lanciato a rete. Con un po’ di esperienza l’esterno ex Lanciano può tornare utile come rincalzo, in una stagione così ricca di impegni come quella che attende il Napoli. Maggio ha spinto molto facendo capire subito la differenza rispetto ad un esterno classico: tende spesso ad accentrarsi e a cercare la via del gol piuttosto che arrivare sul fondo e crossare. In mediana da bacchettare Gargano, fenomenale nel recuperare palla così come sciagurato nel perderla. La società sembra non sentirci da quell’orecchio, eppure sarebbe auspicabile garantire un’alternativa valida in un ruolo chiave come quello del regista.

Ma tutti i giudizi attualmente espressi sono quantomeno prematuri, le attenuanti per i calciatori devono per forza di cose essere tante ed è quindi il risultato che conta più di tutto. Da quel punto di vista non ci si può assolutamente lamentare, la vittoria esterna consente di affrontare il ritorno al San Paolo con maggiore tranquillità, per di più con uno stadio che si prevede strapieno visto l’esito sorprendente della prevendita. Le premesse per iniziare la festa ci sono tutte, il Napoli è ad un passo dal ritorno in Europa, l’appuntamento con la storia è fissato e a questo punto per perderlo gli azzurri dovrebbero davvero mettersi d’impegno.

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