Benevento, parla il giornalista di TB Gerardo De Ioanni:”Qui progetto importante, Pasquale Foggia valore aggiunto. E sul derby col Napoli..”

 

Venti punti di vantaggio sulla seconda, 22 sulla terza in 28 giornate di campionato. Sono i numeri pazzeschi di un Benevento che sta  dominato in lungo e in largo il campionato cadetto, conquistando di fatto  già formalmente in serie A.

Prima dello stop forzato per l’emergenza Covid-19, nel sannio già si parlava della possibile data per la festa promozione.

In molti tra i tifosi beneventani  avevano segnato in rosso la data del 3 aprile,  ovvero quella della gara interna con la Juve Stabia.

Purtroppo tutto ciò non è stato  possibile, ma in proiezione futura, al di là di tutti i possibili scenari sulla ripresa dei campionati, ciò che appare inevitabilmente scontato come un diritto acquisito meritatamente  sul campo è la promozione del Benevento in massima serie.

A parlarci   in maniera precisa e dettagliata del mondo Benevento è il giornalista di TuttoBeneveneto.it Gerardo De Ioanni.

Lo scorso anno il Benevento era stato già costruito per la promozione diretta, ma poi nei play off la formazione giallorossa perse la semifinale di ritorno al Vigorito col Cittadella con un secco 0-3. Quali sono le differenze maggiori in casa Benevento rispetto alla stagione 2018/2019 ?

” Cedo siano tre i fattori che hanno determinato un così importante upgrade del Benevento rispetto all’anno scorso: l’arrivo di calciatori di categoria superiore che non solo hanno innalzato il tasso qualitativo della rosa (vedi Sau, Kragl ed Hetemaj solo per fare qualche nome) ma hanno contribuito a una crescita in termini di personalità ed esperienza dell’intero gruppo; poi c’è da sottolineare anche l’ottimo lavoro fatto da Inzaghi e dal suo staff sia dal punto di vista tecnico – tattico ma, a mio avviso, soprattutto dal punto di vista psicologico: il tecnico piacentino è stato bravissimo a toccare le corde giuste nell’animo di ognuno dei calciatori, come dimostrato dal miglioramento delle prestazioni dei singoli, finanche di gente esperta come Maggio; in ultimo, va considerato anche che, mentre l’anno scorso era una squadra quasi totalmente nuova e che, quindi, doveva conoscersi calcisticamente e umanamente, quest’anno – anche grazie all’anno passato insieme la scorsa stagione – l’insieme di persone è divenuto un vero gruppo.”
Dando per scontato la presenza del Benevento nella prossima, c’è la percezione nel sannio che sarà tutto diverso rispetto al primo anno di serie A? Pensi che alla base ci sia un progetto importante che durerà nel tempo?

“Premettendo che, come hai detto giustamente tu, la serie A non è assolutamente in discussione, sono sicuro che non saranno commessi gli errori del passato. La mia certezza risponde al nome di Pasquale Foggia.

A mio modesto parere è il valore aggiunto del Benevento e sono assolutamente sicuro che sa bene come intervenire affinché la squadra giallorossa disputi un campionato pari alle aspettative, che per il primo anno vuol dire salvezza. Ora non so se questa salvezza possa o debba passare attraverso l’arrivo di calciatori di nome o meno ma sono sicuro, avendo visto come la società ha lavorato negli ultimi due anni e mezzo, che lo farà attraverso un progetto e non a soluzioni estemporanee come successo ormai quasi tre anni fa.

In chiave futura, l’ambizione è proprio quella di stabilizzarsi in massima serie e di spostare, di anno in anno, l’asticella sempre un po’ più in alto fino all’Europa. D’altronde la società, attraverso le parole del d.s. e del Presidente, non ne fa ha mai fatto mistero e più volte ha richiamato il modello Atalanta.

L’ambizione è una caratteristica che accomuna Vigorito, Foggia e lo stesso Inzaghi. E, poi, non dimentichiamoci che al Benevento, in termini di risorse e di competenze, non manca nulla per raggiungere simili obiettivi. Io sono molto fiducioso, soprattutto avendo visto come si è lavorato negli ultimi tempi e conoscendo i professionisti di cui si sta avvalendo il Benevento.”

A tuo avviso, per raggiungere l’obiettivo di una tranquilla salvezza in A, servirà una rivoluzione della rosa o puntellare la stessa con 4/5 giocatori di categoria?

“Proprio perché bisognerà imparare dagli errori commessi in passato e, chiaramente, mi riferisco alla sfortunata stagione della Serie A, io sono dell’idea che bisognerà puntellare l’attuale rosa, che già vanta al suo interno calciatori con alle spalle anni di Serie A e altri con indubbie qualità, aggiungendo al suo interno quattro, cinque, sei elementi di assoluta qualità. Insomma, pochi ma buoni.

Calciatori di categoria, dal sicuro rendimento. L’errore da non commettere assolutamente, sempre dal mio punto di vista, è quello di prendere giusto per prendere, puntare sulla quantità. Un qualcosa che fu fatto tre estati fa e che sono certo non sarà ripetuto.”

Fino ad ora abbiamo dato come presupposto scontato la promozione del Benevento, ma tu che conosci bene l’ambiente giallorosso avverti una leggera preoccupazione per una possibile beffa, ovvero la non promozione in serie A ?

“Un po’ di preoccupazione c’è nell’ambiente anche se non eccessiva, soprattutto ascoltando le dichiarazioni dei vari Gravina e Balata che non hanno mai messo in dubbio la continuazione dei tornei e, di conseguenza, la promozione del Benevento. Detto ciò, personalmente, non ho mai avuto il minimo dubbio né un po’ di preoccupazione.

Questo perché, pur se non si dovesse riuscire a concludere il campionato in corso, il sistema calcio dovrà necessariamente trovare la formula giusta per garantire a squadre come il Benevento e il Monza, ad esempio, di disputare rispettivamente il campionato di A e di B la prossima stagione. Magari con un ampliamento del format, come già avvenuto in passato e penso al “caso Catania”. Impensabile non avere considerazione per i risultati raggiunti da queste compagini, che hanno guadagnato sul campo il diritto di giocare nella categoria superiore dato l’enorme vantaggio accumulato.”

A Napoli c’è grande simpatia per il Benevento. Nel giorno della storica promozione in A c’è chi nel capoluogo partenopeo ha festeggiato con fuochi pirotecnici. Come si vide a Benevento questa nuova possibilità di disputare la prossima stagione il derby col Napoli? 

“L’attesa e la curiosità è tanta, specie dopo i derby di un paio di stagioni fa quando non ci fu partita, soprattutto all’andata. Sicuramente l’anno prossimo sarà tutta un’altra storia perché sarà un altro Benevento. La voglia nel Sannio di misurarsi con il Napoli è tanta e sarà una derby particolare anche per diversi giallorossi e penso ai vari Foggia, Insigne, lo stesso Improta, Letizia e anche per Maggio che, dopo dieci anni in azzurro, metterà nuovamente piede al San Paolo ma da avversario.

Credo ci siano tutti i presupposti per grandi sfide, sempre all’insegna dello sport e del rispetto ovviamente.”

L’augurio ovviamente è quello di ritrovare il prossimo anno il Benevento in serie A per poter disputare un derby contraddistinto dalla grande correttezza tra le due tifoserie come avvenuto nella precedente esperienza in massima serie dei giallorossi .

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