BASTA POCO CONTRO ULIVIERI

BASTA POCO CONTRO ULIVIERI src=

 

NAPOLI (5-2-3): Iezzo; Grava, Cannavaro, Maldonado, Domizzi, Savini; Amodio, Bogliacino; Capparella (1' st Trotta), Calaiò (41' st Montervino), Pià (16' st Bucchi). A disp.: Gianello, Giubilato, Gatti, Sosa. All.: Reja

BOLOGNA (4-3-3): Antonioli; Brioschi (22' st Nervo), Castellini, Costa, Manfredini (31' st Smit); Filippini, Mingazzini, Amoroso; Zauli, Marazzina (29' st Della Rocca), Bellucci. A disp.: Colombo, Torrisi, Vincenzi, Morosini. All.: Ulivieri

ARBITRO: Rosetti di Torino

Assistenti: Copelli e AlessandroniQuarto uomo: LupoMARCATORE: pt 38' rig. CalaiòNOTE: osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Mario Merola. Spettatori 40.000 circa. Ammoniti Costa, Capparella, Filippini, Manfredini, Savini. Angoli 7-5 per il Bologna. Recupero: 2' pt, 4' st.

NAPOLI. Con il minimo sforzo e con il solito risultato, il Napoli non solo batte il Bologna ma riesce a conquistare anche la momentanea vetta di una classifica cortissima. Ci ha pensato il solito Emanuele Calaiò, con un calcio di rigore, a risolvere una partita che non ha brillato né per occasioni né per spettacolo, e che ha visto le due squadre giocare soltanto un tempo per parte. Il Napoli ha provato a rendersi pericoloso nella prima frazione, giocando con la squadra corta e guardinga (tre centrali in difesa più due terzini a sostegno), impedendo al Bologna la conclusione a rete grazie soprattutto alla buona prova di Amodio e Bogliacino, una diga in mezzo al campo. Sulle fasce non ha sfondato, nonostante l'ex Ulivieri sia arrivato a snaturare il Bologna schierandolo con un atipico 4-3-3 che vedeva Bellucci e Zauli esterni offensivi con Marazzina al centro dell'attacco. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: il primo tiro in porta dei felsinei è arrivato nel secondo tempo, anche perché fino al momento del gol il Napoli, pur non creando grosse occasioni, ha tenuto ben salde le redini della partita. Prima del rigore che ha poi deciso la partita, gli azzurri sono pervenuti per quattro volte alla conclusione. Azioni tutte concentrate in venti minuti precedenti alla mezz'ora, sarà lo stesso per il Bologna nella ripresa. Ci hanno provato Calaiò, Domizzi su punizione, Pià e Bogliacino, senza peraltro creare grossi problemi all'esperto Antonioli, capitolato soltanto di fronte al tiro di Calaiò lungo undici metri. L'episodio risultato poi decisivo nell'economia dell'incontro è accaduto poco dopo la mezz'ora: Calaiò è entrato in area, il giovane Costa, nel cadere, ha trascinato con sè il bomber palermitano. Rosetti ha lasciato correre, ma il suo assistente Copelli, altro internazionale, ha sbandierato suggerendo al direttore di gara di tornare sui suoi passi. Due minuti di proteste prima che Calaiò spiazzasse il portiere, sbloccando il risultato e bloccando il Napoli, che nella ripresa ha pensato solo a difendersi.

Un vero e proprio catenaccio quello varato da Reja, che nei primi venti minuti il solo Bellucci ha provato a scardinare, impegnando l'estremo azzurro da tutte le posizioni. A metà tempo l'ex di turno ha scheggiato anche il palo, e poco prima il Bologna aveva protestato per un'azione che aveva visto Filippini cascare in area dopo una veloce serpentina: Rosetti lo ha ammonito per simulazione. Colpito il legno, anche il Bologna si è fermato. Quasi mezz'ora di nulla assoluto fino a quando Bucchi, mandato in campo da Reja proprio nel momento in cui il Napoli soffriva di più, ha scheggiato un palo direttamente su calcio di punizione. Un'emozione che ha evitato di archiviare Napoli-Bologna come "la partita dei quaranta minuti", il tempo effettivo di gioco fra due squadre che possono fare molto di più; ma mentre Ulivieri se la rode, Reja se la gode. E' lui, l'amante degli 1-0, il più felice di tutti.

 

Translate »