AURELIO : CHE CONFUSIONE!

Dopo settimane di assenza ed una campagna acquisti estiva che ha deluso l’intera tifoseria azzurra , De Laurentiis rompe il silenzio e difende strenuamente il suo operato. Le dichiarazioni del patròn non convincono : è il segnale definitivo di un progetto che forse è giunto al capolinea.

Il 1 Settembre 2014 sarà ricordato dai tifosi napoletani quasi come una liberazione. Per mesi tutti i supporters del tifo azzurro si sono dannati l’anima nel tentativo di conoscere quali fossero quei nuovi calciatori che avrebbero portato il Napoli a compiere finalmente quel tanto atteso salto di qualità per poter coronare il desiderio di competere seriamente per il tricolore. Dal sogno appena cullato di Mascherano ed Agger , passando per Manolas ,Gonalons,  Sandro , Xavi Garcia , Fellaini e molti altri calciatori di spessore , giorno dopo giorno la tifoseria ha iniziato a perdere le speranze , ritrovandosi inerme a doversi accontentare di Koulibaly , Michu , De Guzmàn e David Lopez. Buoni calciatori , per carità , probabilmente qualcuno di loro diventerà un punto fermo del Napoli del futuro , ma le dichiarazioni di De Laurentiis di metà Luglio avevano prospettato ben altri nomi , più adatti a colmare quel “ gap” con Juve e Roma che , almeno sulla carta , al momento sembra addirittura aumentato. Potremmo chiamarle “ciliegine immature” , rievocando le parole del presidente di appena poche settimane fa. Lo stesso Presidente che riteneva impensabile ridursi a fare il mercato negli ultimi quattro giorni perché per il Napoli il superamento del turno preliminare di Champions rappresentava una linfa vitale. Tralasciando l’ancora cocente disfatta di Bilbao , il mercato azzurro è oggi sotto gli occhi di tutti , continuare a definirlo deludente sarebbe un’inutile , quanto martoriante , ripetizione di ciò che penne ben più raffinate di quella del sottoscritto hanno già fedelmente scritto e raccontato. L’inaspettata novità del giorno sono invece le parole di De Laurentiis : come un fulmine a ciel sereno , il Presidente irrompe su Radio Kiss Kiss , percependo il malumore della piazza e probabilmente al fine di cercare di evitare una contestazione nella prossima sfida interna del Napoli contro il Chievo Verona. Appare ottimista Aurelio , difende l’operato societario ma più di una dichiarazione stride in maniera evidente con i fatti che stanno venendo inesorabilmente a galla in questi giorni. Ci risulta , invero , molto difficile credere che gli odierni acquisti siano stati espressa volontà di Benitez. O almeno saranno pure stati acquistati su precisa indicazione del tecnico ma è forte in tutti noi il pensiero che David Lopez e De Guzmàn non fossero proprio quelle prime scelte che il tecnico madridista si aspettava per cambiare il volto alla mediana azzurra. Le classiche nozze con i fichi secchi. Lo sconforto delle parole di Rafa nella conferenza stampa che ha preceduto la trasferta di Genova ne sono state la conferma : “ David Lopez non è Gonalons ma ci tornerà utile”. Un modo garbato ed elegante per dire: “ho elencato 5-6 calciatori in quel ruolo ed il settimo me lo hanno preso”.  Brutta caduta di stile del Presidente , ma ci siamo ormai abituati. Certo è che comportarsi come Ponzio Pilato e gettare il proprio tecnico nella tana dei leoni non è la miglior soluzione per garantire la continuità del progetto Benitez. Chiedere a Moratti sul punto. E sempre ammesso che questo progetto realmente voglia essere portato a termine. Ma De Laurentiis continua nel suo intervento , ritenendo la rosa rinforzata rispetto allo scorso anno. Per carità , la palla è tonda e può benissimo capitare che i nuovi arrivi influiscano in maniera determinante nello scacchiere tattico del proprio tecnico , risultando decisivi al termine della prossima stagione. E’la frase successiva ad essere sbagliata , ad essere fortemente contrastante con quanto dichiarato da Aurelio a metà luglio : “ Prima o poi lo scudetto arriverà!”. Ma come , Presidente? Ma non aveva forse promesso ai tifosi che questa squadra il prossimo anno avrebbe dovuto lottare per il primo posto? Perché lasciarsi andare in illusori proclami da primi della classe quando , appena poche settimane dopo , raccontare che il Napoli rischia di vivere un “ anno di insidie” e che in campionato “ dovrà vivere alla giornata”? Quasi stucchevoli sono ormai diventate poi le dichiarazioni sul fair play finanziario. L’altro giorno ascoltavo le dichiarazioni di Pallotta , presidente della Roma, all’indomani del terribile sorteggio dei giallorossi in Champions League : una persona entusiasta , per nulla preoccupata dei “pochi debiti” contratti , soddisfatta di aver messo su una rosa che può contare su due squadre praticamente titolari che potrebbero entrambe giocare ad altissimi livelli in A. Un uomo cui brillavano gli occhi nel parlare di un progetto stadio imminente che porterà nuova luce e prestigio all’intera capitale. Poi sfortunatamente oggi è toccato parlare ad Aurelio e lo sconforto ha sostituito le belle aspettative :  il Napoli è nuovamente campione del fair play finanziario , la città di Napoli non ha nulla di bello ad eccezione del calcio (ne è davvero sicuro , presidente? E allora perché battere così tanto sulla “ napoletanità” se neanche lei sembra apprezzare fino in fondo le tante bellezze e potenzialità che questa città offre?) e che bisogna fidarsi di lui. Fidarsi , fidarsi , fidarsi. Fidarsi dopo una simile campagna acquisti , dopo i fiumi di parole raccontate sulla ristrutturazione del San Paolo  , dopo non aver valorizzato affatto il marchio Napoli nel mondo , dopo non aver fornito una parvenza di società seria alle spalle di Benitez ( Bigon deve cantare e portare la croce per tutti). Parole pronunciate in modo neanche tanto convinto , quasi a voler convincere Napoli tutta delle sue capacità , conscio che il giocattolo si sta sfaldando nelle sue mani. Mi dispiace , Presidente , la fiducia va ripagata con i fatti.  Bastava veramente poco per rendere vincente questo Napoli o almeno fornire una giustificazione valida a quanto accaduto quest’estate. Non ci resta che tifare e sperare in Benitez e nelle motivazioni di un gruppo che rimane comunque molto forte. cheap isabel marant boots

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