ATALANTA- NAPOLI 08/03/87(0-1) QUANDO GIORDANO FECE PIANGERE IL BRUMANA

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Nell' anno magico del primo scudetto, oltre a spezzare la serie nera che non voleva mai gli azzurri uscire vincitori dal “ Comunale “ di Torino sponda Juventus, il Napoli riuscì ad infrangere un altro tabù, che, curiosamente come quello con i bianconeri, durava dalla bellezza di 30 anni. E quell’ avversa tradizione corrispondeva al nome meno nobile ma non meno battagliero dell’ Atalanta di Bergamo, che deve la suo originale denominazione alla mitica dea della corsa. Come nel match con la “ Vecchia signora “, eroe di quella lontana vittoria era stato Luis Vinicio che, con una doppietta, insieme ai centri di Novelli e di Di Giacomò, firmò un roboante 4 –2 il 29 settembre 1957. Il 24 novembre dello stesso anno il Napoli s’ impose per 3 –1 contro la Juve di Charles e Sivori ( senza dimenticare Boniperti ! ), ripetendo la medesima prodezza con l’ identico risultato ( gol di Ferrario, Giordano e Volpecina ) il 9 novembre 1986, data da iscrivere a caratteri cubitali nella storia del calcio partenopeo. Qualche mese dopo, nel giorno della festa delle donne ( 8 marzo 1987 ), anche il “ Brumana “ di Bergamo venne violato dall’ armata guidata da Ottavio Bianchi ( per giunta bergamasco di adozione ), con il meno esaltante ( ma egualmente efficace ) risultato di 1 –0. In Lombardia, Maradona e c si  ripresentarono forti di un vantaggio di quattro punti sulla Juventus e di cinque sulla coppia Inter – Milan. Considerando che si era alla 21° giornata ( su 30 incontri previsti ), e che la vittoria valeva due e non tre punti, tutto lasciva presagire che il sogno del tricolore stava per diventare realtà. L’ Atalanta invece, pur con uomini del calibro di Magrin ( che poi andrà alla Juve ) e dello svedese Stromberg ( un cavallone misto di tecnica e agonismo , boccheggiava in fondo alla classifica, penultima con un punto di ritardo dall’ Ascoli di Rozzi e dal Brescia. L’ inizio fu favorevole ai nerazzurri, che proprio con Magrin in mischia  all’ottavo minuto  colsero una traversa, che fece scorrere un lungo brivido nella schiena dei numerosissimi sostenitori azzurri, presenti in quel soleggiato pomeriggio sugli spalti. Ben poco però durò la sofferenza dei nostri tifosi, visto che già  al 12° il “ bomber di trastevere “, al secolo Bruno Giordano, a seguito di un calcio d’ angolo battuto da Gigi Caffarelli, appena dentro l'’area piccola, con un colpo di testa non forte ma preciso, che rimbalza davanti al  portiere Piotti, mette a segno quello che sarà il definitivo 1 –0. L’ Atalanta accusa il colpo, e gli azzurri hanno buon gioco nel primo a controllare la reazione avversaria. Ad inizio ripresa, per due volte il Napoli manca per un nonnulla il colpo del k.o. Prima colpisce il palo Bagni, con un ballonzolante tiro maligno dai 30 metri, poi una punizione del “ pibe de oro “ ( quel giorno pensate un po’ marcato dall’ attuale tecnico della Fiorentina, ossia Cesare Prandelli ) viene respinta sulla linea dal libero Progna. Scampato il pericolo, i bergamaschi si rifanno sotto nell’ ultima mezz’ ora, ed il Napoli soffre un po’, ma oltre ad una bella incursione di Magrin respinta ( di piede… ) da Garella, e due rigori ingiustamente reclamati, sino alla fine altro non succede, ed anzi sarà Ciccio Romano a mancare di poco il punto del raddoppio. Sotto un fitto lancio di oggetti ( del resto siamo in Padania… ), dopo aver salutato i tifosi festanti, gli azzurri riguadagnano l’ uscita, venendo a sapere di aver addirittura aumentato il vantaggio sulla Juve, ora a cinque punti insieme a Milan e Roma. L’ Atalanta naturalmente rimase al penultimo posto, posizione che manterrà purtroppo per lei, sino alla fine, ottenendo l' anno dopo l' immediata promozione con alla guida  Mondonico. Per quanto riguarda il Napoli, sappiamo tutti bene per fortuna, come andò a finire.

STATISTICHE 

Non certo trascendentale il bilancio azzurro in quel di Bergamo : su 38 incontri ( 3 in B ), il bilancio registra lo stesso numero di vittorie atalantine e di pareggi ( 18 ), con soli 6 successi azzurri. L’ ultimo pareggio è della stagione di B 2003 –2004 ( 0 –0 ), mentre i lombardi si sono imposti per 3 –1 nell’ ultimo match disputato il 16 novembre 2008 col punteggio di 3 –1, con gol nella ripresa di Ferreira Pinto al 61 , pareggio su rigore ( inventato ) di Hamsik al 72 °, e finale da incubo con reti di Manfredini all’ 88°, e di Floccari al 94 °. Il Napoli invece non conquista l’ intera posta in palio dal 17 settembre 1995. Andò prima in gol un giovane Bobo Vieri, gli azzurri pareggiarono con Buso, e nel secondo tempo sferrarono i colpi vincenti con Imbriani e Agostini. Non sarebbe male, per cominciare al meglio il nuovo anno, e per centrare l’ undicesimo risultato utile consecutivo, una bella riedizione di quel tris…    

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