ACCURSI: "PER IL PRIMO POSTO C’E’ SOLO IL NAPOLI"

Salvatore Accursi, probabilmente, avrebbe voluto dare qualcosa in più per la causa azzurra. Un anno travagliato quello passato a Napoli, ma dodici mesi sono stati più che sufficienti per farlo innamorare della città e della gente. Per questo avrebbe preferito restare all’ombra del Vesuvio per dimostrare anche sul campo le sue reali potenzialità. In estate, però, Accursi non è stato confermato dalla società azzurra e, via Messina, si è trasferito a Perugia, altra nobile decaduta del calcio italiano. Il suo obiettivo è ora di riuscire con i grifoni dove non è riuscito con il Napoli e, in vista della partita di venerdì, ci ha rilasciato un’intervista dove spiega le sue impressioni su un match decisamente particolare per lui.

Salvatore, domenica scorsa non hai giocato per un infortunio. Ce la fai a recuperare per venerdì?

"Spero e penso di si anche se la decisione definitiva verrà presa solo nell’immediata vigilia della gara. Francamente ci tengo a giocare non per un senso di rivalsa nei confronti del Napoli ma perché star fuori per infortunio non è bello. Inoltre l’esperienza maturata a Napoli in questo senso basta e avanza".

A proposito della tua avventura con la maglia azzurra, come mai non sei rimasto a Napoli?

"Sicuramente non è dipeso da me e non è stata nemmeno una questione economica. Napoli è una piazza importantissima e figurati se avrei fatto problemi a restare. All’inizio, comunque, tutto lasciava presagire per una mia conferma poi, evidentemente, ci sono state scelte tecniche e societarie diverse da quelle pensate in precedenza. Anche da parte del Messina non penso ci fossero problemi tant’è vero che mi ha ceduto al Perugia praticamente a costo zero".

A cosa è dovuto, secondo te, questo calo del Perugia che dal secondo posto è scivolato ai margini della zona play-off?

"C’è capitato un mese in cui tutto ci è andato storto. Chi ci segue sa perché abbiamo iniziato a perdere posizioni in classifica. Il fatto è che abbiamo una rosa molto ristretta e quando ti vengono a mancare un paio di giocatori tutto diventa più difficile. La sconfitta di Frosinone ci può stare, siamo stati sfortunati nella gara interna contro la Pistoiese ma con il Grosseto si può dire che abbiamo rubato un punto per come è andata la partita. La gara di Gela, poi, fa storia a se. Abbiamo giocato con una formazione imbottita di giovani tanto che io e qualche mio compagno, nonostante gli infortuni, siamo dovuti scendere lo stesso in Sicilia altrimenti non riuscivamo ad arrivare al numero minimo di calciatori. Per fortuna questo problema è ormai terminato e vogliamo assolutamente ricominciare a fare punti".

L’assenza di Calaiò può rappresentare un vantaggio per voi difensori?

"Che non giochi Emanuele indubbiamente è positivo perché è un grande attaccante che ha fiuto del gol. Ma il problema è che ci sono comunque Pià e Sosa. Anzi ti confesso che tra Pià e Calaiò preferisco marcare Emanuele perché Inacio ti fa correre per tutta la partita e non ti da mai punti di riferimento. E per un difensore questo non è affatto bello".

Qual è quel calciatore che, se tolto, fa spegnere la luce nel Napoli e che di conseguenza non vorresti incontrare venerdì?

"Posso rispondere tutta la squadra? Scherzi a parte il Napoli ha un gruppo fantastico, decisamente superiore alla categoria. Inoltre rispetto all’anno scorso si è pure rinforzato e dire solo un nome è praticamente impossibile. Se togli Fontana ci sono comunque Montervino, Bogliacino, lo stesso Capparella che possono fare la differenza. Questo senza parlare di attacco e difesa".

Salvatore, tu hai vissuto la rinascita del Napoli ed ora stai vivendo quella del Perugia. Hai trovato le stesse problematiche che incontrasti qui a Napoli?

"Sinceramente non ho trovato gli stessi problemi. A livello strutturale qui non è cambiato niente a differenza dello scorso anno dove non avevamo praticamente niente nei primi giorni di ritiro. Anche a livello societario non ci sono stati particolari problemi perché la società è nata in fretta e si è subito mossa per formare la squadra. Tra Napoli e Perugia sono certamente diversi i risultati iniziali. Anche noi siamo sorpresi di come siamo arrivati in alto vista la partenza ad handicap".

In conclusione una domanda da un milione di dollari. Chi andrà in serie B?

"Bella domanda! Non vorrei portare sfiga ai tifosi azzurri ma credo che il Napoli andrà in B senza problemi. Indovinare la squadra che vincerà i play-off, vista anche la brutta esperienza dello scorso anno, è un terno al lotto. Chi si sarebbe immaginato che tra il Napoli e l’Avellino l’avrebbero spuntata gli irpini? Per l’altro posto che porta alla B ci sono tante squadre e tra queste spero si possa inserire il Perugia".

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