DELIRIO NAPOLI!
Un amplesso di felicità, un sogno che diventa realtà: l’esatta sintesi di una partita che rimarrà nella storia. Una vittoria tanto bella quanto inaspettata dopo il doppio svantaggio. Signori, non si può più parlare di cura Mazzarri: è un miracolo questo! Tra il sacro e il profano, il neo tecnico azzurro conquista la terza vittoria su quattro incontri espugnando l’Olimpico di Torino dopo ben 21 anni. Una vittoria figlia di un carattere ritrovato, di un gruppo rigenerato. Ancora una volta le seconde linee decidono il match, così come successo a Firenze e nell’ultima interna con il Milan. L’intuizione geniale arriva al 12’ della ripresa quando mister Mazzarri fa entrare Datolo per un rivedibile Campagnaro. E’ lì che cambia la partita. L’argentino ha un impatto devastante: si incunea con estrema facilità nella retroguardia bianconera e prima fornisce l’assist per Hamsik e poi è lui stesso a firmare il gol del momentaneo pareggio. Nel finale è il solito bomber Marekiaro a decidere la partita, a scatenare il delirio sugli spalti dell’Olimpico. Un urlo nel silenzio di Torino: il terzo gol del Napoli. Il freddo, la distanza, la notte di Halloween: niente ha fermato le migliaia di tifosi napoletani. Una notte magica, l’ennesima! È il Napoli che non ti aspetti, quello che non ti annoia, che ti emoziona e ti fa soffrire. Pazzo nel rischiare il gol dopo nemmeno 30 secondi, riesce a tenerti lì incollato davanti alla tv fino all’ultimo secondo. Ormai più niente appare impossibile. Genio e sregolatezza: il giusto mix per far innamorare una città intera. Statene certi che sarà una settimana di goduria, per tutti. Neanche un folle qualche settimana fa avrebbe scommesso un solo euro su questo exploit azzurro. È come se qualcuno avesse buttato litri di benzina su una città in fiamme, ma non è certo tutto oro quello che luccica. Datolo e Hamsik riescono a malapena a far dimenticare le amnesie difensive, alcune fin troppo imbarazzanti per essere vere. Contini e Campagnaro ne fanno di cotte e di crude “regalando” i due gol ai bianconeri. C’è ancora tanto da lavorare e anche ad un occhio poco esperto appare chiaro la rigidità della struttura difensiva ancora lontana dall’essere collaudata. Inutile incolpare o crocifiggere i singoli, proprio ora che il gruppo sembra aver riacquistato una certa armonia interna che certamente giova alle performance della squadra. La prossima partita sarà se possibile ancor più dura. Il Napoli farà visita al Catania, in piena lotta per non retrocedere e con un allenatore in bilico. È facile trovare motivazioni quando si affrontano Fiorentina, Milan e Juventus; lo è molto meno quando si gioca contro una “provinciale”. Ma i grandi campionati si costruiscono proprio contro le piccole, cercando di sfruttare il momento d’oro nel quale questa squadra sembra piombata. Di prepotenza il Napoli è di nuovo nei salotti buoni del calcio, nell’elite della serie A. La classifica torna a sorridere, la città a sognare. Meglio rimanere con i piedi per terra, almeno per ora, che per volare c’è ancora tempo! Aspettando un calendario più favorevole, l’ottimismo regna sovrano, e tanto basta per puntare in alto. Soffrire di vertigini non è più tollerato!