Verona- Napoli 26/03/78(0-1)

Massimo Mattolini, nato a. San Giuliano Terme il 29 maggio 1953, fu scelto per difendere la porta del Napoli per la stagione 1977 -1978 da Gianni Di Marzio. Fu scambiato con la Fiorentina con Pietro Carmignani che aveva disputato cinque stagioni all’ ombra del Vesuvio. Era, a nostro modesto avviso, un portiere di buon livello, che aveva il limite di alternare ottime prestazioni con clamorosi errori, dovuti forse ad una eccessiva sicurezza nei suoi mezzi. Disgraziatamente, minato da una malattia infame, Mattolini ci ha lasciato il 12 ottobre 2009, dopo essere stato per lunghi anni in emodialisi per insufficienza renale, ed aver subito pure un trapianto di reni. Molto probabilmente pure lui è stato vittima, come altri suoi compagni della Fiorentina anni ’70 ( Beatrice, Saltutti, Ferrante ) dei farmaci che gli venivano rifilati per migliorare le prestazioni in campo . A Napoli rimase per un solo campionato, prima di approdare al Catanzaro ( allora in serie A ), dove rimase per 4 anni, e vestire in seguito le maglie di Foggia, Padova, Sambenedettese e Catania
Forse la sua miglior partita in maglia azzurra fu quella del 26 marzo 1978, giorno della Santa Pasqua, disputata al ” Bentegodi ” di Verona contro i gialloblu che, alla vigilia di quella gara, sopravanzano il Napoli di un punto ( ricordiamo che c’ erano ancora i due punti a vittoria ), con entrambe le formazioni in posizione di classifica medio – alta, ma lontane dal vertice. In una bella giornata di sole, davanti a 20.000 spettatori ( 9.477 abbonati ), così scesero in campo le squadre : Verona con Superchi, Logozzo, Spinozzi ( 46° Fiaschi ). Busatta, Bachlechner, Negrisolo. Trevisanello, Mascetti, Luppi, Esposito e Zigoni. Il Napoli, schierato con la classica maglia bianca da trasferta era invece composto da : Mattolini, Bruscolotti, La Palma. Restelli, Ferrario e Stanzione. Mocellin, Juliano, Savoldi, Pin e Capone. L’ allenatore dei veneti era Ferruccio Valcareggi, condottiero dell’ Italia campione d’ Europa nel 1968 e vice-campione del mondo a Messico 1970 e, soprattutto, ” inventore ” della famosa staffetta Rivera – Mazzola. Come tutte le squadre dell’ epoca, anche Verona e Napoli giocavano ad uomo, e quindi vogliamo ricordare pure le marcature di quel match : Logozzo – Capone, Bachlechner – Savoldi, Spinozzi – Mocellin, Pin – Busatta, Mascetti – Restelli, Esposito – Juliano, Bruscolotti – Zigoni, Ferrario – Luppi, La Palma – Trevisanello. In pratica la gara fu un monologo del Verona, sempre all’ attacco, tanto che alla fine i calci d’ angolo a favore dei padroni di casa furono 13 a 1. Ma, quel giorno, Mattolini fu davvero insuperabile, parando l’ impossibile o quasi. Al 38°, in una delle rare ripartenze ( anche se allora si chiamavano solo e semplicemente contropiedi ) il Napoli va in gol. Il funambolico Capone scende sulla fascia e crossa al centro per Pin il quale, approfittando di una indecisione della difesa, controlla e batte a colpo sicuro Superchi, che non può far altro che arrendersi. Nella ripresa, il Verona ha la grossa chance di pareggiare al minuto 75, ma il rigore di Mascetti viene respinto con un fantastico tuffo da Mattolini che così, coronò la sua magnifica partita, blindando l’ 1 -0 conclusivo . E consentì al Napoli di superare in classifica i rivali…
Il bilancio complessivo parla di 11 vittorie dei veneti ( 1 in B ), 11 pareggi ( 4 in B ) e 9 successi azzurri ( 2 fra i ” cadetti ” ). Ci sembra proprio il caso ora di arrivare a 10…
Emanuelee Orofino
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