Zola: “Ho un debole per Insigne”
Gianfranco Zola giudica il calcio italiano: “La strada verso il successo passa attraverso la neutralizzazione dell’avversario. Ma c’è qualche eccezione: Juventus, Roma e Napoli“.
“I goal di Pirlo e Pjanic? Bellissimi. Sono i gesti che rendono il calcio uno sport unico – è il parere di un entusiasta Zola – Pjanic è fantastico. La sua punizione all’Inter è stata vicina alla perfezione. Se fosse usato il metro di giudizio di una disciplina come i tuffi, avrebbe sfiorato il 10. Pirlo è l’essenza del football. In Inghilterra tutte le volte che parlo della Serie A viene sempre fuori il suo nome. Quassù lo adorano”.
Tra i due goal, Zola dà il voto più alto a “quello di Pirlo per il contesto, l’esecuzione e per quello che ha significato. Con quel tiro perfetto la Juventus ha vinto il derby”. Insomma, viva la qualità: “I colpi dei campioni sono sempre decisivi. Illuminano lo spettacolo. Si può rinunciare a tutto, ma senza la tecnica non vai da nessuna parte. Magari non raggiungerai mai l’apice senza il supporto della corsa e di una corretta posizione in campo, ma la tecnica rimane la componente fondamentale”.
Da ex numero 10 tutto classe ed estro, Zola ricorda la sua fuga dall’Italia: “Negli anni Novanta si esagerò con la tattica. Io non sono nemico degli schemi. Nel calcio sono importanti e vanno sorretti dalla corsa, ma ad un certo punto il sistema si sbilanciò. Dovevi essere coperto e allineato. Un soldato. Ma il calcio non è la guerra o una partita a scacchi. E’ uno sport dove la componente tecnica resta il requisito fondamentale”.
La ‘dittatura’ della tattica, secondo Zola, “non ha aiutato i talenti a sbocciare. L’equivoco dura ancora. QuandoBenitez dice che nel calcio italiano conta soprattutto la tattica, mette a nudo i nostri limiti”. La differenza tra Premier e Serie A resta molto evidente: “Il calcio inglese si sta evolvendo. Non è più quello di un tempo. A parte il maggior volume di denaro che lo rende più appetibile alle stelle straniere, dal punto di vista della mentalità si cerca di vincere sempre e comunque, anche rischiando”.
In Italia, invece, si adotta un’altra ricetta: “La strada verso il successo passa attraverso la neutralizzazione dell’avversario. Ma c’è qualche eccezione: Juventus, Roma e Napoli“. Zola, dunque, salva le prime tre della classifica. Per lo Scudetto niente favoriti: bianconeri e giallorossi “se la giocano fino all’ultimo”.
In tema di campioni, il mite Gianfranco esalta il Pupone: “Pirlo a parte, Totti è straordinario. Ha 38 anni, ma è ancora determinante e bello da vedersi: la cosa gli fa onore. Nel podio degli over 30 metto anche Di Natale. Tra i giovani ho un debole per Giuseppe Rossi, poi Insigne e Gabbiadini”.
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Zola si esprime anche sul Mancini-bis all’Inter: “Mancio è un allenatore di esperienza internazionale, che può solo migliorare una squadra importante”. Infine due battute sull’amato campionato inglese: “Il Chelsea è la più forte. Il mercato è stato perfetto. Con Diego Costa è migliorato l’attacco. Fabregas è la chiave del gioco. Cosa direi a Balotelli? Non perdere l’occasione Liverpool. Fai ancora in tempo