ZAZZARONI: "IL NAPOLI COMUNQUE IN B"

Ivan Zazzaroni, popolare giornalista sportivo, è intervenuto a "Sottorete", il newsmagazine sportivo curato dai portali Pianetanapoli.it, Tuttonapoli.net e Napolisoccer.net in onda dal lunedì al venerdì su Radio Stereo 5 a partire dalle 19: "Nel Napoli non c’è un’epidemia di sterilità offensiva, anche perché domenica gli azzurri hanno realizzato tre gol. E’ normale per tutti avere difficoltà contro squadre che si chiudono. Certo, gli attaccanti vivono un momento difficile, ma è una crisi passeggera. Reja è un allenatore che resterà a Napoli fin quando vincerà e farà bene. Non esistono allenatori per i programmi, nel calcio i programmi durano tre settimane e alle prime difficoltà si è subito sulla graticola. A Napoli c’è un’aspettativa fortissima per i risultati e per il gioco, ma al di là di queste considerazioni, sono convinto che questo sarà l’ultimo anno che vedremo il Napoli in C. Innanzitutto perché questa squadra è fortissima, non c’è competizione con le altre. Eppoi Carraro ha fatto delle dichiarazioni ben precise: i prossimi ripescaggi verranno effettuati in base al bacino d’utenza e alla tradizione sportiva, e in quel caso non ci saranno dubbi perché il Napoli è primo di diritto in un’ipotetica graduatoria. Questo mi fa pensare che in un modo o nell’altro Napoli l’anno prossimo non giocherà in terza serie, su questo possiamo starne certi. Personalemente trovo volgare che la serie A proponga squadre con bacini di utenza così piccoli, perché la serie A devono giocarla le squadre che hanno la possibilità di poterla fare. Sono d’accordo con De Laurentiis quando parla di una massima serie su modello NBA. Bisognerebbe andare in quella direzione. A Napoli il mio programma (Number Two) dovrebbe cominciare a fine ottobre con la nuova edizione". Paolo De Crescenzo, allenatore del Posillipo, è intervenuto a "Sottorete", il newsmagazine sportivo curato dai portali Pianetanapoli.it, Tuttonapoli.net e Napolisoccer.net in onda dal lunedì al venerdì su Radio Stereo 5 a partire dalle 19: "Se consideriamo l’affetto che la gente ha avuto e ha tuttora verso di me, possiamo dire che da Napoli è come se non fossi mai andato via, visto che anche quando venivo da avversario il pubblico mi ha manifestato stima e amicizia. Quest’anno sarà un campionato difficile, le concorrenti per il titolo sono le solite e le outsiders non sono allo stesso livello. Ci sarà la novità del derby con Salerno, che è partita bene in Coppa Italia. Il rammarico più grande della mia carriera è la parentesi in Nazionale: in quindici mesi non ho potuto impostare il mio metodo di lavoro, poco tempo e poche competizioni per lavorare come mi sarebbe piaciuto. Resta la soddisfazione di aver raggiunto un secondo posto mondiale che per l’Italia resta un ottimo risultato. A Napoli l’aspettativa per il calcio come per lo sport è altissima, vorrei però che il pubblico ci manifestasse il suo affetto dall’inizio del campionato perché la squadra ne ha bisogno".

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