"VOGLIAMOCI BENE…"

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Senza infierire, questa è stata Sangiovannese-Napoli: un gol io, un gol tu, giochiamo il primo tempo e nel secondo giocherelliamo.Come si fa, anzi, come non si fa ad offrire novantaquattro minuti di nulla! Poi logicamente si ha il coraggio di attaccare De Laurentiis che sbaglia i modi e i tempi nel contestare giocatori e allenatore, ma questa è un’altra storia che ormai appartiene al passato. Nel futuro c’è il Chieti, una squadra che ha ripreso a macinare gioco e risultati da quando il loro presidente ha dichiarato di non essere più interessato a questa società e di conseguenza alla squadra che mal ripagano i suoi sacrifici e sforzi.Duemilacinquecento, tanti erano i tifosi del Napoli presenti a San Giovanni Valdarno, ancora una volta delusi. Ancora una volta un esodo di massa pieno di speranza andato a vuoto per metà, ma bisogna ancora aver pazienza, prima o poi deve finire. Non è piacevole per nessun tifoso del Napoli vedere avversari che fanno i fenomeni, sgroppare sulla fascia, contrastare, proporre come ossessi e vedere azzurri in bambola. Serve solo un po’ di pazienza, ancora per qualche partita bisognerà accontentarsi della "palla lunga e pedalare", perché a quanto pare è una delle due cose che il Napoli quest’anno ci ha propinato. L’altra è rappresentata dalle individualità che fortunatamente non mancano, ma a sei partite dal termine anche quelle incominciano a latitare. Fortunatamente non in casa, ed è tra le mura amiche che il Napoli dovrà mettere il sigillo definitivo per uscire da questa serie, che è peggio del più infame girone dantesco. Pasqua è vicina…Ci siamo, scusate, B arriviamo.

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Senza infierire, questa è stata Sangiovannese-Napoli: un gol io, un gol tu, giochiamo il primo tempo e nel secondo giocherelliamo.Come si fa, anzi, come non si fa ad offrire novantaquattro minuti di nulla! Poi logicamente si ha il coraggio di attaccare De Laurentiis che sbaglia i modi e i tempi nel contestare giocatori e allenatore, ma questa è un’altra storia che ormai appartiene al passato. Nel futuro c’è il Chieti, una squadra che ha ripreso a macinare gioco e risultati da quando il loro presidente ha dichiarato di non essere più interessato a questa società e di conseguenza alla squadra che mal ripagano i suoi sacrifici e sforzi.Duemilacinquecento, tanti erano i tifosi del Napoli presenti a San Giovanni Valdarno, ancora una volta delusi. Ancora una volta un esodo di massa pieno di speranza andato a vuoto per metà, ma bisogna ancora aver pazienza, prima o poi deve finire. Non è piacevole per nessun tifoso del Napoli vedere avversari che fanno i fenomeni, sgroppare sulla fascia, contrastare, proporre come ossessi e vedere azzurri in bambola. Serve solo un po’ di pazienza, ancora per qualche partita bisognerà accontentarsi della "palla lunga e pedalare", perché a quanto pare è una delle due cose che il Napoli quest’anno ci ha propinato. L’altra è rappresentata dalle individualità che fortunatamente non mancano, ma a sei partite dal termine anche quelle incominciano a latitare. Fortunatamente non in casa, ed è tra le mura amiche che il Napoli dovrà mettere il sigillo definitivo per uscire da questa serie, che è peggio del più infame girone dantesco. Pasqua è vicina…Ci siamo, scusate, B arriviamo.

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