VINCENZO BERNARDO: “M’ISPIRO A ZOLA E LAVEZZI”
Si chiama Vincenzo Bernardo, ha 18 anni, un doppio passaporto, italiano e americano considerato che i genitori sono entrambi napoletani trasferitisi negli States, e gioca nella Primavera del Napoli. Con Giuseppe Rossi, a cui spesso viene paragonato, oltre alla doppia nazionalità, condivide anche la struttura fisica (168 cm per 65 kg) ed il ruolo, quello di seconda punta. Il Napoli lo ha scoperto nel 2007, durante un Torneo giovanile a Grosseto al cui Bernardo partecipava con la maglia della rappresentativa Under 19 americana, della quale è anche capitano. Di questo ragazzo nato nel New Jersey si parla un gran bene, soprattutto negli Usa, dove con la maglia delle giovanili dei Metrostars di New York ha segnato caterve di gol. Proprio con la sua ex squadra, nei giorni scorsi, Bernardo ha preso parte al “Viareggio”, torneo al quale la Primavera azzurra non era iscritta. La nostra redazione lo ha contattato per conoscerlo meglio:
Allora Vincenzo, sei stato l’unico azzurro a prendere parte al prestigioso Torneo di Viareggio, grazie al prestito concesso dal Napoli, per l’occasione, al New York. Che esperienza è stata per te dal punto di vista personale?
"E’ stata un’ottima esperienza per mettermi in mostra e dimostrare il mio valore, anche se a livello di squadra non è andata benissimo"
Qual è la posizione che preferisci ricoprire in campo: seconda punta, esterno offensivo in un tridente d’attacco o fantasista dietro le punte?
"Personalmente, in verità, preferisco giocare dietro le punte perchè mi piace svariare su tutto il fronte d'attacco, ma molto spesso vengo impiegato anche come seconda punta"
Come ti stai trovando a Napoli?
"Abbastanza bene sino ad ora. E’ molto bello vivere qui, anche se del tutto diverso dal New Jersey"
Quali sono i calciatori ai quali t’ispiri maggiormente?
"I miei modelli sono sicuramente Gianfranco Zola ed Ezequiel Lavezzi"
Attualmente fai parte della Nazionale Under 19 americana, ma avendo il doppio passaporto hai ancora la possibilità di scegliere: se in un futuro prossimo dovesse arrivare una chiamata dell’Under 21 italiana come ti comporteresti? Sceglieresti la nazionale italiana o quella statunitense?
"E’ una decisione molto importante, che prenderò in considerazione solamente nel momento in cui si dovesse realmente verificare."