UN PUNTO SENZA GRINTA

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Al Massimino di Catania per la conferma, a Catania per dire la nostra, a Catania per confermare che i tre risultati consecutivi utili non sono un caso ma una svolta concreta per il nuovo cammino di questo Napoli.Stavolta non saranno soli, sono stati venduti mille biglietti, ma sono molto di più, si calcolano almeno tremila tifosi al seguito, molti hanno potuto avere il prezioso tagliando grazie alla complicità dei Catanesi, che sono amici della tifoseria azzurra, patto di non belligeranza, fratellanza tra gente del Sud a differenza dei tanti emigrati al Nord che si nascondono dietro altre bandiere denigrando e offendendo le loro città di origine, ripudiandole, rinnegandole, scelte ambigue ed ignobili, segno di debolezza e frustrazione, problemi vostri, noi siamo Napoletani, il caso non ci tocca.Pensate, alcuni tifosi del Napoli sono stati costretti a raggiungere Roma per imbarcarsi sull’aereo per Catania, non c’èrano più posti su navi e aerei, forza del tifo e dell’amore per una maglia dal colore più bello del mondo.

Per questa partita è stato chiamato a dirigere l’internazionale Rosetti, che non ha buoni precedenti in terra siciliana con il Napoli, ha già arbitrato Palermo Napoli, direzione che suscitò non poche polemiche, vedremo stasera, ci auguriamo almeno una direzione normale, coerente, da arbitro internazionale.Gioca Quagliarella dal primo minuto, gli azzurri effettuano il riscaldamento con impegno e concentrazione, mentre si vede un bel gesto da parte dei tifosi del Napoli, espongono uno striscione a favore dei tifosi catanesi invitandoli a non mollare, accolto con applausi e cori da parte di tutto lo stadio, ci chiediamo solo quanto possa valere come insegnamento alle altre tifoserie, l’avessero fatto in altri stadi (del Nord) i soloni si sarebbero impettiti per esternare la loro civiltà e senso di responsabilità, si come hanno fatto a Torino gli juventini, rincorrendo donne, bambini, complimenti per la civiltà.

Si parte, gli azzurri indossano una maglia grigio metallizzata, partita della disperazione per i padroni di casa, prima azione di rilievo è del Napoli, azione tutta di prima di Lavezzi – Hamsik e Quagliarella, azione non finalizzata per la chiusura tempestiva della difesa etnea, al momento la partita non è facile, molto tattica, fallaccio di Bellusci sul Pocho, ammonizione e calcio di punizione dal limite, parte Cigarini fuori di un soffio, gli azzurri stanno prendendo le misure, si nota con piacere che in campo gli stessi calciatori del Napoli parlano tra di loro chiamandosi le posizioni, potenza della mente, gli azzurri mettono paura agli etnei, stanno studiando gli avversari, come impostare la giusta azione per finalizzare al meglio, dopo tredici minuti è il Napoli ad aver impensierito di più.Quadruplicata la marcatura su Lavezzi, incredibile, se solo fosse più assistito da qualche compagno si aprirebbero praterie immense per gli azzurri, la torcida azzurra non smette un attimo di incitare i propri beniamini, fenomenali, nel frattempo azioni sparute ma insistenti dei catanesi, che partono con azioni di rimessa, partita della disperazione dei padroni di casa, il Napoli ha non poche difficoltà a trovare lo spiraglio giusto, non riesce a trovare lo giusto spazio per inserirsi nell’area di rigore etnea, intanto Gargano fa segno, toccandosi la coscia, che ha un problema, si scalda Pazienza, ed infatti entra al 32° al posto di Walter, si incattivisce la partita, anche per demerito di Rosetti, tanto per non cambiare, nel Catania esce Bellusci ed entra Augustin, al 41° siamo ancora 0 – 0, ma che brutta partita, molta confusione, ma nella stessa Morimoto viene ipnotizzato da De Sanctis, sono quelle folate che potrebbero far male, Napoli cerca di chiudere questa partita, non si può continuare in questo modo, solo Mazzarri può raddrizzare questa partita con preziosi consigli ai giocatori azzurri, cade da solo Mascara e si infortuna, due minuti di recupero, non bastano per impensierire l’estremo difensore etneo, tutti negli spogliatoi, con la speranza di rivedere nella ripresa i leoni del sabato sera.

E’ una strana partita, molto nervosa da parte degli etnei, inefficace da parte del Napoli nel chiudere la partita, evidentemente la forza della disperazione del Catania ha avuto il sopravvento sulla tecnica degli azzurri, auspichiamo in una ripresa migliore, da Napoli per intenderci o dobbiamo augurarci il gol del Catania per vedere il Napoli stellare delle ultime partite ? La storia calcistica di questo campionato ci dice che il Catania paga o meglio da il peggio di se stessa nella ripresa, quando gli azzurri emergono, andiamo a vedere.Pronti via e Morimoto impensierisce la difesa azzurra, risposta del Pocho che si lascia ipnotizzare dal portiere catanese, dopo uno scatto di quaranta metri, timidi segnali di ripresa, ma si soffre, il Catania colleziona una serie di calci d’angolo, si riscaldano Datolo, Denis e Rinaudo, gli Etnei sembrano non accusare ancora il calo annunciato, gli azzurri hanno evidenti difficoltà a centrocampo, roccaforte del Napoli nelle ultime partite, gli azzurri si difendono troppo, non riescono ad impostare una azione degna di essere chiamata tale, ci vuole l’ingresso del Tanque, l’estremo dell’attacco azzurro è troppo isolato, ci vuole potenza e carattere, Denis al momento è l’unico a poter dare questa garanzia, esce Yama, per infortunio ed entra Plasmati, è un Catania più sbilanciato in avanti, scelta della disperazione, togliere un centrocampista ed inserire un attaccante può essere un suicidio per i padroni di casa, staremo a vedere.Mazzarri, appena può, chiama a se i giocatori per istruirli per la soluzione del caso, superlavoro per De Sanctis, sempre pronto, entra Datolo ed esce Cigarini, si sceglie il 4 – 4 – 2, che rabbia, essere costretti da un Catania con l’acqua alla gola a non imbastire una azione di rilievo, quindici minuti alla fine, il Napoli s’impenna, alza la testa, ma la convinzione sembra non esserci, al 36° si entra nella zona Napoli, forza ragazzi, è una occasione da non perdere, cacciamo gli artigli, quelli noti, con l’ingresso di Jesus, gli azzurri cambiano volto, c’è più convinzione, manca solo il guizzo, troppo prevedibili lì davanti, ma nonostante tutto Quagliarella trova il guizzo per impensierire gli etnei, un tiro di prima, entra Denis ed esce proprio Lui, nel Catania entra Pesce ed entra Biagianti.

La rabbia è che tremila ragazzi hanno affrontato un viaggio immane, continuano ad incitare senza sosta, avessimo dovuto incontrare una grande sarebbe stato meglio, il piglio della grande sembra sparito, almeno ora non sembra esserci, cinque minuti di recupero, Mazzarri è un ossesso, si sbraccia, cerca di impartire ordini sensati, ma il Napoli stasera proprio non c’è, ma va bene così, è un punto guadagnato, vista la partita, ora nella sosta ci sarà la possibilità di plasmare per bene la squadra e logicamente i singoli, guardiamo alla prossima, alla Lazio, prossima avversaria al S. Paolo.

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