UN MERCATO IN SORDINA, PERCHE’ QUESTO IMMOBILISMO RISPETTO ALLO SCORSO ANNO?

Stagione che va, mercato che viene. Gettata alle spalle la stagione 2011 ci si appresta  a competere per la stagione 2012 con un trofeo in più in bacheca come la Tim Cup ma con il difficile obiettivo di migliorarsi per poter competere ancor più ad alto livello. In realtà, il mercato del Napoli non è ancora partito, fatto salvo l’affare Pandev che, però, era già nella rosa dello scorso anno. Il Napoli non ha ancora ufficializzato la cessione del Pocho ma potrebbe farlo la prossima settimana. Dunque, al momento, il bilancio è di un Lavezzi in meno. Proprio l’anno scorso, a giugno, il Napoli presentava in conferenza stampa un calciatore ogni due giorni mentre si lanciava la campagna abbonamenti, quest’anno nessuna traccia di trattative avviate, fatti salvi i soliti “rumors” che il più delle volte sono destinati a restare tali senza tramutarsi in realtà.E’ vero, verrà valutato anche il grande talento di Insigne durante il ritiro, ma la piazza, dopo la dolorosa cessione del calciatore che ha rappresentato la storia moderna della Società di De Laurentiis, si aspetta qualche colpo ad effetto pronto a far sognare i tifosi e, magari, far vincere ancora qualche trofeo alla Società.

Bigon è tornato da poco dal viaggio di nozze e Mazzarri e De Laurentiis hanno gettato le basi per il futuro lasciandosi con promesse di continuare il progetto, nell’ottica del fair play finanziario, ma con l’obiettivo preciso di migliorarsi anno dopo anno. Il nodo sembra essere proprio questo. Lo stesso che lo scorso anno si è palesato continua a non essere sbrogliato. Chi fa il mercato? Chi sceglie i calciatori? La politica societaria è condivisa completamente dal tecnico?  Probabilmente restaranno ancora interrogativi irrisolti ma a tale problema c’è da aggiungere che, fatto tesoro dell’esperienza della passata stagione, il Napoli sembra andarci con i piedi di piombo per altri due motivi. Da un lato la volontà di restare nell’anonimato potrebbe essere giustificata dal fatto che quando gli obiettivi sono stati palesati si sono verificati due minacce: l’aumento dei prezzi dei cartellini da parte dei presidenti detentori e la concorrenza spietata di altre società. E’ nota a tutti, infatti, la vicenda Inler che è stata la vera e propria telenovela dello scorso anno dove, De Laurentiis, ha dovuto sborsare ben 18 milioni di euro nelle casse dei Pozzo per accaparrarsi il calciatore svizzero. Inoltre la Juventus ha letteralmente scippato il talentuoso Vidal, segnalato da Mazzarri, forte di un’offerta superiore al calciatore. Se a questi problemi aggiungiamo che la rosa è sembrata già abbastanza competitiva quest’anno, ciò che viene fuori è che bisogna andare realmente a trattare top player, indipendentemente dall’età, che siano in grado di far fare il salto di qualità a questa rosa.

Si capisce bene come tale compito non sia così agevole anche e soprattutto perchè De Laurentiis non accetta aste nè sforamenti eccessivi del monte ingaggi stante l’annoso problema dei diritti d’immagine.Di positivo c’è che il Napoli ha un bel gruzzoletto da spendere, ci sono i soldi derivanti dalla cessione di Lavezzi, ci sono quelli per l’approdo in Europa League e per la vittoria della Tim Cup.In questo scenario e con meno di un mese per la partenza del ritiro e meno di due dalla prima competizione ufficiale della nuova stagione, cercherà di decollare il progetto azzurro con l’obiettivo sicuro di rinforzare la difesa ed il centrocampo sia nella parte centrale che sull’esterno sinistro, con la variabile Mazzarri non avvezzo alle novità tattiche e soprattutto ai giovani a meno che non dimostrino immediatamente il loro talento, Vargas ed Insigne sono avvisati, e le ulteriori difficoltà di “piazzare” i calciatori in esubero che lo stesso tecnico ha bocciato e che ha sempre dichiarato di non voler portarsi sul groppone perchè possono rappresentare una vera e propria zavorra per la squadra durante gli allenamenti.La settimana prossima il mercato potrebbe decollare, auguriamoci che la strategia di quest’anno possa, almeno sul piano tecnico, superare quella dello scorso anno.

 

                                              

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