UN BEL FOGGIA E UNA CAMPANIA STREGATA

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Una prestazione straordinaria, scalfita solamente da tre minuti di recupero di pura follia ed eccitazione, in cui è emersa tutta la tecnica degli uomini di Reja sulla qualità del gioco e l’organizzazione dei satanelli di Massimo Morgia, una banda di giovani di qualità che non ha esitato a scendere dinanzi ai 35000 del San Paolo per giocarsi la conquista dei tre punti, come nessuno fino ad oggi ha mai osato fare. Nonostante il ko, quasi tutti positivi i giudizi per i rossoneri guidati in panchina dal focoso tecnico romano, uno di quelli che ovunque vada lascia sempre il segno. In un contesto in cui il 3-2 finale sembra servire davvero a poco per Scarlato e compagni, l’opinione comune è che un risultato di parità sarebbe stato più giusto, premio adeguato alla bontà di gioco del Foggia, che deve fare i conti, dopo Avellino, con un’altra esperienza di Campania infelix. MARRUOCCO – Salva a più riprese il risultato, anche se i suoi interventi risultano spesso e volentieri piuttosto teatrali. Incolpevole sui gol. 6.5GALEOTTI – Contiene Pià come può per tutto l’arco del match. Peccato che se lo lasci sfuggire in occasione del 3-2. 5.5D’AGOSTINO – In palese difficoltà nei confronti di Abate. Vede bene Morgia a cambiarlo. 5PAGLIARULO. Si fa sfuggire Pià in un’unica circostanza. Per il resto, piace. 6 TOMEI – Il migliore del pacchetto arretrato foggiano, impreziosisce la sua prova per l’assist vincente del vantaggio rossonero. 6.5STEFANI – Corre come un forsennato e ringhia su ogni pallone. Nella zona nevralgica, il suon apporto si sente. 6.5CATALANO – Complementare a Stefani. L’ex viola va ad interdire, il mediano barese detta i tempi della manovra, non arrendendosi mai. 6.5NARDINI – La sua duttilità stupisce. Bravo a partire all’altezza della mediana, per poi all’occorrenza operare come quarto difensore e, addirittura, come terza punta nel momento in cui esce Greco, propiziando anche il provvisorio 2-1 che illude Morgia. 6.5CELLINI – Non sbaglia un movimento, perfetto nei movimenti in diagonale e negli inserimenti. Peccato rovini tutto in fase conclusiva. 6MOUNARD – Beccato in continuazione dalle due curve del San Paolo, non fa nulla per farsi perdonare l’esultanza provocatoria dell’andata. Irritante nel comportamento, ma la classe c’è tutta. 6.5 GRIECO – Elemento di categoria superiore, fa ammattire Scarlato e Ignoffo per tutto l’arco del match. Spazia sul tutto il fronte di gioco, provocando dolori sia quando si muove senza palla che quando va a concludere. 7FILIPPI – A differenza di D’Agostino riesce a frenare Abate un po’ meglio del compagno che ha rilevato. 6MORGIA – Impostazione della squadra decisamente offensiva, come mai visto quest’anno al San Paolo. Non ha nulla da perdere e si gioca il tutto per tutto con i fatti che, prima di quei tre minuti finali di follia, gli davano pienamente ragione. Poi, quando saltano gli schemi, a contare è la maggior tecnica degli azzurri. Bravo lo stesso. 7

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