TROPPO BELLA LA SIGNORA PER IL NAPOLI
E' finita come peggio non si poteva, e su questo non c'è dubbio. Cappotto juventino, Stadium in visibilio e risultati positivi della giornata presi, impacchettati e gettati nel contenitore dell'indifferenziata. Brutta partita per gli azzurri, capaci di resistere alla Juventus per un tempo prima di capitolare al rocambolesco gol di Bonucci, ancora su palla inattiva. Le reti di Vidal e Quagliarella sono state l'inevitabile contorno ad una partita mediocre degli azzurri, autori di una prestazione timorosa e assolutamente inconcludente. Di contro, una Juventus spettacolare per fame ed intensità, velocissima a recuperare ed a giocare palla. Sembrava di assistere ad una sfida tra leopardi e tartarughe, specie nella ripresa. Ha sicuramente inciso l'uscita prematura di Maggio, per l'ennesima volta costretto ad abbandonare il campo per infortunio (recupero affrettato?), ma l'assoluta incapacità di creare anche solo una parvenza di azione offensiva, unita alla mollezza mostrata in campo, lasciano un'amara sensazione di partita segnata, destinata per forza di cose alla fortissima squadra di Conte. La cosa che più fa rabbia, riavvolgendo mentalmente il nastro della gara, sta proprio nell'aria di rassegnazione dipinta fin da subito sulle pareti del gioco azzurro. Una sola mezza occasione, ciccata da Hamsik, poi il buio più totale. Certo, meriti anche alla Juventus, squadra in forma e davvero pronta ad approfittare delle battute a vuoto del Milan in chiave-scudetto, ma l'assoluta inconsistenza degli azzurri è un segnale inquietante in vista di un finale di campionato che può ancora regalare il terzo posto valido per la Champions. Prossima tappa, Roma sponda Lazio, altra belva ferita dalla sconfitta di Parma. Il Napoli ci arriverà decimato, senza l'espulso Zuniga, lo squalificato (cumulo di ammonizioni) Gargano e presumibilmente ancora Maggio, ed in condizioni psicologiche tutte da valutare dopo la figura barbina di Torino. Insomma, non il viatico migliore per lo scontro diretto che potrà delineare la giusta dimensione del campionato del Napoli, sospeso tra l'aurea mediocrità dell'Europa League e la possibilità di ritornare a cimentarsi sul grande palcoscenico della Champions. I risultati tengono in vita la formazione di Mazzarri, per fortuna non più lontana dal terzo posto rispetto ad una settimana fa, ma allargano la lotta a Roma ed Inter, vittoriose oggi e nuovamente minacciose in classifica. E' andata come peggio non si poteva per la gara con la Juventus, ma il quadro, vivaddio, non è nerissimo in ottica-campionato. L'importante sarà non ripetere prestazioni scialbe come quella messa in scena nella gara contro la Juventus, ch,e oltre a segnare la fine del periodo di imbattibilità azzurra (nove partite positive), stoppa dopo più di due anni la striscia di risultati positivi contro i bianconeri. Altrimenti, sarebbero dolori che non potranno non avere ripercussioni sul Napoli del futuro.