Tifosi del Napoli e De Laurentiis, storia di un amore mai nato
Non c’è un altro posto del mondo dove l’uomo è più felice che in uno stadio di calcio.Tutte le mattine, in ogni angolo del mondo, dalla praterie dell’Islanda ai confini della Terra del Fuoco, dalla Siberia più orientale al Brasile, il calcio abbraccia i cuori di miliardi di uomini che si svegliano. E questi sono i cuori di sei milioni di tifosi che il Napoli ha in giro per il mondo. Difatti il calcio è un gioco ma anche un fenomeno sociale. Il calcio è iscritto nel dna dell’uomo e ciascuno dei suoi spermatozoi è un calciatore in potenza che sogna di essere un giorno dI regalare alla propria squadra una vittoria importante e quando calciatori non lo si diventa, rimane solo la speranza di un tifoso di poter veder vincere la propria squadra del cuore. Quando nel 2004 è morta la società sportiva calcio Napoli, è nata la Napoli Soccer dell’imprenditore romano Aurelio De Laurentiis, che in pochi anni ha fatto rivivere momenti importanti ai tifosi del Napoli: due secondi posti e qualificazioni alle coppe europee ogni anno, oltre a tre coppe. Questi sono dati inconfutabili e per i quali il presidente azzurro va ringraziato. Quindi nei fatti è un presidente che andrebbe amato e stimato, ma in realtà cosi non è. Con il suo spirito da imprenditore che lo pervade al pari della sua arroganza comunicativa ha sempre creato un distacco con il cordone ombelicale della storia del passato calcio Napoli.
E tutto ciò ha fatto molto male ai tifosi. In primis rinunciando a Soccavo e Marianella ha preferito portare la squadra lontano dalla città, nell’isolamento di Castelvolturno. Ha sempre detto che il Napoli nel suo passato non ha vinto nulla(si dimentica dei due scudetti e della coppa uefa) e che a lui non interessa vincere lo scudetto ma gli basta arrivare in champions ogni anno. Queste frasi sono un colpo al cuore per i tifosi che sognano quel triangolino tricolore da anni per riscattarsi anche dall’onta del fallimento e della serie C. Ai tifosi non interessa incassare i soldi della champions come interessa a questo presidente, ai tifosi non interessa sentire parlare di fatturato. Ai tifosi non sta bene essere ingannati con le promesse di avere finalmente un centro sportivo di proprietà e di avere uno stadio moderno, tutti impegni disattesi da questo presidente. Ai tifosi dispiace che ogni volta che manca il quid per sognare lo scudetto il presidente scientemente non completa la squadra sul mercato per dargli i tasselli necessari. Ai tifosi non sta bene che i campioni di questa squadra come Lavezzi, Cavani e Higuain vadano a vincere altrove perchè a Napoli non lo possono fare e che il presidente faciliti la loro fuga fissando delle clausole rescissorie. A questi meravigliosi tifosi non puo’ stare bene che il presidente organizzi una festa di compleanno della società con la superficialità e disorganizzazione vista, evitando di invitare vecchie glorie del passato invise allo stesso presidente. I tifosi non possono amare un presidente che impone di pagare la cifra di 10 euro per vedere in pay tv un’amichevole estiva. Tutti questi motivi, fanno si che Aurelio De Laurentiis nonostante buoni risultati sportivi e di gestione, non sarà mai amato dai tifosi azzurri. Troppa distanza, troppa testa e poco cuore nella gestione della SSC NAPOLI. Il calcio è soprattutto passione e non solo danaro. Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro..Ci sono nel calcio dei momenti che sono esclusivamente poetici: si tratta dei momenti del «goal». Ogni goal è sempre un’invenzione, è sempre una sovversione del codice: ogni goal è ineluttabilità, folgorazione, stupore, irreversibilità. Siamo sicuri che Adl abbia ancora la fiducia dei tifosi azzurri, noi ne dubitiamo.
Andrea Salgado
(Tifoso azzurro italo-argentino e sociologo della comunicazione all’Università di Cordoba)