TI PIACE VINCERE FACILE? AL NAPOLI NO…
La prestazione del Napoli in quel di Cesena è stata più che soddisfacente, i partenopei hanno messo alle corde una squadra, quella bianconera, che alla vigilia veniva definita di altissimo livello, con un buon gioco e uomini in grado di fare la differenza. Eppure gli uomini di Reja hanno tenuto in pugno la partita per tutti i 90', costringendo gli avversari a subire le sortite azzurre finchè poi l'espulsione di Calaiò non ha costretto la squadra ad accontentarsi del pareggio. Il Cesena è una squadra che vola, in zona playoff, esprimendo grossa personalità anche con le grandi squadre, e sono in molti a definirla una delle possibili outsiders per la promozione finale, merito dell'allenatore Castori, che con la sua mentalità offensiva e spregiudicata fa sì che le sue formazioni regalino sempre un ottimo spettacolo ai tifosi. Nonostante questo Iezzo e compagni hanno imposto il proprio gioco, finalmente anch'esso all'altezza della maglia e della piazza, anche ad una compagine che in genere subisce sconfitte magari sul piano dei risultati, ma mai nella prestazione in sè.
In effetti a tutto questo una spiegazione c'è, è presto detto: analizzando la rosa del Cesena, come di molte altre formazioni finora affrontate, si evince che non molte hanno un organico di livello con valide alternative in ogni reparto. Le squadre più ambiziose possono affidarsi all'estro di qualche collaudata coppia-gol, come nel caso dei romagnoli (PapaWaigo e Pellè hanno creato più di un grattacapo alla retroguardia partenopea). Edy Reja invece può disporre di un sostituto per ogni ruolo. Se diamo un'occhiata alla rosa del Napoli ci rendiamo conto che, titolari esclusi, il mister goriziano potrebbe schierare un "Napoli 2" che farebbe invidia a tantissime delle avversarie del campionato cadetto. Per dimostrarlo, proviamo dunque a fare questo giochino, schieriamo due ipotetici Napoli con un 4-4-2 un po'atipico, scommettiamo che leggendo la formazione del secondo Napoli più della metà dei presidenti di B scambierebbero la propria formazione titolare con questa?
NAPOLI A: Iezzo; Grava, Cannavaro, Domizzi, Savini; Trotta, Dalla Bona, Amodio, Bogliacino; Calaiò, Bucchi.
NAPOLI B: Gianello; Garics, Maldonado, Giubilato, Cupi; Capparella, Gatti, Montervino, De Zerbi; Pià, Sosa.
Da queste due formazioni restano fuori tra l'altro due giocatori di tutto rispetto, Montesanto e Vitale, che non sono poi così da buttare. Undici coppie di potenziali titolari, quindi, a disposizione di Reja, questa è la vera forza del Napoli. Mille e una soluzione a disposizione del tecnico, eppure non si è riusciti ad andare oltre il pareggio contro una squadra che, oltre alla coppia di validi attaccanti citati prima, può vantare un gruppo di onesti mestieranti del pallone tecnicamente non eccelsi, e nulla più. Una squadra il Cesena che, non dimentichiamolo, lunedì ha impensierito più di una volta gli uomini di azzurro vestiti, nonostante questi ultimi abbiano dominato l'intero incontro. Sembrava di assistere allo spot dei Gratta e Vinci, in cui la vittoria è facile perchè il divario fra le contendenti è più che ampio. Ma proprio come per il concorso dei Monopoli di Stato, in cui in realtà non è poi così semplice trionfare, anche Iezzo e compagni alla fine non sono riusciti ad avere ragione dei modesti cesenati.
Sabato, sul neutro di Perugia, sarà il Mantova a contrastare il Napoli, orfano di Calaiò squalificato. Una squadra, quella lombarda, anch'essa formata da giocatori modesti ma ben schierati in campo a supporto di una pericolosa coppia-gol, formata da Bernacci e Noselli. Sulla carta queste squadre composte dalle famose "coppie" nulla potrebbero contro la "famiglia allargata" di cui dispone Reja, se solo i suoi ragazzi riuscissero a far valere gli effettivi valori anche sul campo. La speranza è che, almeno stavolta, si riproponga la nota pubblicità e, almeno stavolta, riusciremo finalmente a vincere facile.