A testa alta all’Etihad, ora en plein per raggiungere gli ottavi
Il primo confronto tra gli “Esteti” Pep Guardiola e Maurizio Sarri se lo aggiudica l’allenatore spagnolo: all’Etihad Stadium di Manchester, il City batte il Napoli per 2-1.
Risultato che avrebbe potuto avere dimensioni ancora maggiori, infatti, i padroni di casa, dopo soli tredici minuti erano già andati a segno con Sterling e Gabriel Jesus, e, viste le ultime uscite dei “Citizens” non sarebbe stata utopia avere la stessa sorte di squadre come il Liverpool, battuta per 5-0, poco-più di un mese fa, visti anche i due salvataggi sulla linea da parte della difesa azzurra. Il Napoli, dopo le due sberle iniziali, prova a ricomporsi, a cercare il suo solito ritmo nel giro palla, tanto professato dal tecnico toscano, ma che rappresenta un’arma anche per gli avversari, con interpreti di altissimo livello.
Gli uomini di Sarri riescono a reagire al 38′ dopo le prime proiezioni offensive dei partenopei, Albiol viene steso in area da Tones: per l’arbitro Mateu Lahoz è rigore. Ma, dagli undici metri, Mertens si fa ipnotizzare da Ederson, conclusione centrale del belga neutralizzata dall’estremo difensore. Pesa il doppio svantaggio all’intervallo.
La seconda frazione di gioco, segue la falsa riga del finale della prima, Napoli che riprende ad imporre il suo gioco, complice anche lo “Scalo di marcia” dei padroni di casa, che attendono per poi ripartire. Situazione che poi si complica ulteriormente per i partenopei, Insigne viene sostituito all’ra di gioco da Allan, per un fastidio muscolare. Poco dopo uno spento Hamsik, insufficiente per tutta la gara, a porta vuota sbaglia il gol dell’1-2 favorendo l’intervento di Stones. Gol che arriva al 73′ con una grandissima percussione di Faouzi Ghoulam che, come a Ferrara, supera cinque avversari, entra in area e subisce fallo, Calcio di rigore trasformato da Amadou Diawara.
Dopo il rigore del guineano, gli uomini di Sarri non riescono a pareggiare i conti, uscendo sconfitti dopo una gara, con non pochi errori, ma che la dice lunga sulla forza di questa squadra, che ha saputo, forse troppo tardi, imporre il suo gioco su un campo difficilissimo e contro la squdra più in forma in Europa, rispettando le attese del tecnico spagnolo, che aveva definito il Napoli una delle squadre che gioca il miglior calcio in Europa, e la più bella in Italia.
Sconfitta che condiziona la corsa in Champions, ma che non è decisiva, servirà un en plein per andare agli ottavi, dopo aver perso le due trasferte più difficile, ora l’imperativo è vincere. Vincere le due gare del San Paolo, partendo proprio dal City, ancora a punteggio pieno, per poi battere lo Shakhtar e, in quel di Rotterdam, il Feyenoord.
Proprio a Rotterdam, il Feyenoord, dopo esser passato in vantaggio con Berghuis, si è fatto rimontare per 2-1 dagli ucraini dello Shakhtar, che con la doppietta di Bernard espugnano lo stadio olandese. Feyenoord che si conferma sempre più, a 0 punti, la squadra “Materasso” del girone, serbatoio di punti per le altre tre concorrenti, che, adesso, hanno nelle loro mani, con gli scontri diretti il passaggio del turno.
Tocca adesso agli azzurri, approfittare dei due scontri casalinghi, e, nella trasferta, che sembra la più abbordabile, agguantare il passaggio del turno che, in questo momento, si prospetta come seconda nel girone alle spalle del maestro Guardiola, adesso a 9 punti, seguito dallo Shakhtar a 6, il Napoli a 3, e il Feyenoord a 0.