ADESSO SERVONO PIEDI PER TERRA E CONTINUITA’!
NAPOLI DIVINO Diciamoci la verità. Neanche il più ottimista dei tifosi avrebbe potuto pronosticare una simile prestazione. Neanche il più fervente sostenitore del calcio moderno si sarebbe potuto immaginare una simile gara da parte del Napoli. Ieri pomeriggio , non si è assistito soltanto ad una schiacciante vittoria del Napoli contro la prima della classe. Ieri pomeriggio , si è capito davvero chi sia Rafa Benitez , ovvero quell’uomo che ha mandato in scena un autentico spettacolo che dovrebbe riconciliare l’ormai bistrattato calcio italiano , pregno di partite orrende e prive di emozioni e di allenatori fin troppo spesso sopravvalutati , a quello europeo , quello delle grandi del mondo. Il suo Napoli ieri è stato pressochè perfetto , non esistono altri aggettivi per poterlo descrivere meglio : una squadra che non si è limitata a difendere un bellissimo goal arrivato dopo pochi minuti , ma che ha continuato ad attaccare l’avversario con grinta caparbietà e pressing alto , creando continue occasioni e difendendo con concentrazione ed attenzione le sortite di un avversario mai resosi pericoloso dalle parti di Rafael. Una compagine capace di sminuire le pur eccellenti doti di una Roma dalle individualità superiori , segnando sì due reti ma che sarebbero potute essere sei.
RAFAMANIA Gli ammiratori di Benitez erano stati facili profeti : solo chi ha fino ad oggi palesato una stucchevole prevenzione nei confronti dello spagnolo poteva non notare i progressi mostrati dal Napoli nelle ultime tre partite : progressi nascosti da sfortuna ( troppa) e dalla mancanza di concentrazione e precisione di qualche singolo. Ma oggi bisognerebbe celebrare la bravura di Rafa : l’unico a voler dare un’impronta diversa ad una mentalità fin troppo arcaica del calcio italiano. L’unico ad aver sottolineato , seppur fin troppo educatamente e velatamente , i limiti della propria rosa. L’unico che , tuttavia , si è rimboccato le maniche , cercando di inculcare ai suoi ragazzi una mentalità di gioco nuova , ben lontana da quella provinciale che accomuna ormai tutti i gli allenatori di A. E ieri sera , lo si può dire , è andato finalmente in scena il vero Napoli di Benitez. Forse quello più bello , quello più coinvolgente e spettacolare : ed a farne le spese non è stata una squadra qualsiasi ma quella Roma , tanto decantata per le gesta del suo condottiero Garcia che , guardacaso , si scioglie come neve al sole ogni volta mette piede nel San Paolo di Benitez. La verità è che , quando basi il tuo sistema di gioco unicamente sulla velocità di Gervihno , Maicon , Iturbe e compagnia, non può andarti sempre bene. Perché spesso potresti trovarti di fronte un avversario che , al contrario , un sistema di gioco ce l’ha. Ed è lo stesso contro qualsiasi avversario , di alta o bassa classifica che sia. Un sistema di gioco che non si limita a difendere il vantaggio per cercare un mortifero contropiede ma basato su di un pressing continuo e finalmente efficace. Una squadra capace di attaccare e difendere in massa , dando ragione a quando il suo tecnico sosteneva , tra le critiche , che sono gli attaccanti i primi a dover difendere e non solo i difensori. Una squadra che ha finalmente ritrovato un’eccellente condizione fisica dopo aver sofferto la partecipazione di tredici suoi uomini ai Mondiali , sontuosa in fase offensiva , finalmente eccelsa in quella difensiva grazie alla bravura di tutti , nell’ interrompere le sortite avversarie già dall’inizio dell’azione. Il risultato non poteva che essere diverso : Roma al manicomio e che deve ringraziare i legni e De Sanctis per essere rientrata a casa soltanto con un passivo di due reti. Adesso bisogna restare con i piedi per terra , non parlando di scudetto , ma confermando la gara di ieri già contro la Fiorentina. Senza avvilirsi se dovesse arrivare in futuro qualche passo falso. La prossima conquista del gruppo deve essere la continuità : uno “ step” possibile solo col tempo . Quel tempo utile a Benitez per finire di inculcare una mentalità ai suoi ragazzi che potrebbe portarli davvero lontani , anche nel caso , un domani , di un suo addio da Napoli. Intanto Rafa bisognerebbe ringraziarlo : perché ciò che è andato ieri pomeriggio in scena al San Paolo , ad oggi , non si è visto su nessun campo di serie A. Grazie Rafa per non essere adatto al calcio italiano!
NICOLA MOSCATO