RUBEN BURIANI "LA PANNOCCHIA SETTEPOLMONI"

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La sua zazzera bionda, così intensa da sembrare quasi quella di un alibino, era assolutamente impossibile dal non riconoscerla, non si sa se più per il colore dei capelli o per le lunghe galoppate che il prode Ruben intraprendeva per tutto il campo dal 1° al 90° minuto. Ultimo di undici figli, Buriani viene alla luce il 16 marzo 1955 nella fertile provincia ferrarese. Compie la classica trafila nel settore giovanile della Spal del Comm. Mazza, ma è il Monza ad offrirgli la possibilità di debuttare in C nel campionato di C 1974/1975.

In quegli anni, la squadra brianzola schierava fior di giocatori come Ariedo Braida,  il portiere Terraneo, Dustin Hofman Antonelli(procuratore di Cristian Bucchi ndr), De Nadai e Giuliano Vincenzi. Quel Monza conquisto nel 1976 la promozione in B, sfiorando il doppio salto l'anno dopo, quando a causa di una rocambolesca sconfitta nel finale a Modena, i biancorossi persero la promozione proprio all'ultimo turno. Ma Buriani in coppia con l'attaccante Tosetto viene promosso lo stesso, acquistato dal Milan di Liedholm. I fans rossoneri erano certi che con questi due acquisti si poteva puntare allo scudetto.

Il tricolore non arrivò, ma dopo qualche stagione buia, il Milan respirò di nuovo l'aera dell'alta classifica giungendo 3° in classifica. Memorabile una doppietta dello scatenato Buriani nel derby dell'11 novembre 1977, conclusosi per 3  a 1  favore di Rivera e compagni. L'anno dopo però arriva il tanto sospirato tricolore rossonero, con Buriani tra i grandi protagonisti dell' esaltante scudetto della stella rossonera, tanto che il c.t Bearzot lo impiega due volte nel 1980 in nazionale.

Il 1980 si rivelerà un anno nero per Buriani e per tutto il Milan causa la retrocessione per lo scandalo del calcio-scommesse. Buriani resta anche in B realizzano sei reti, il Milan torna in A, ma nel 1982 stavolta la retrocessione del Milan è sancita dal terreno di gioco.

Per Ruben è l'occasione per cambiare aria, si accasa al Cesena per la stagione 82-83. Purtroppo giunge una nuova retrocessione, l'anno dopo è di nuovo in serie B, ma il grande calcio non si è dimenticato del valore di Ruben" settepolmoni", e nel 1984, eccolo vestire la maglia della Roma vice campione di italia e d'Europa, ventiquattro le sue presenze con i giallorossi, ma per Ruben le sue presenze non sono finite.

Ottavio Bianchi lo vuole per il suo primo Napoli, il biondo ferrarese sarebbe rimasto sicuramente anche nella magica stagione del primo scudetto, se un disgraziato intervento a centrocampo dell' interista Mandorlini non gli frantumava  tibia e perone in Inter- Napoli del 10/11/1985. L'urto è talmente impressionante che lo si sentie distintantamente anche dalle tribune.

Per il generoso Ruben la carriera termina quel giorno, a poco più di trent' anni. Buriani conta complessivamente nel suo curriculum 55 presenze e 4 gol in serie C, 108 e 11 reti in B e 141 gettoni con 9 gol in serie A.

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