POCHI INNESTI PER UN NAPOLI DA A

POCHI INNESTI PER UN NAPOLI DA A src=

Finiti i festeggiamenti è partito inesorabile il conto alla rovescia verso l’inizio del nuovo torneo di serie A. In questa fase iniziale della lunga sosta il mercato la fa da padrone; fiumi di notizie si susseguono, presunti colpacci e possibili cessioni riempiono le pagine di tutti i quotidiani cartacei e telematici. In particolare in casa Napoli si osserva con ansia ogni movimento ed ogni presunta trattativa in attesa dei primi veri e propri colpi. Le uniche notizie certe sono date dalle dichiarazioni del Dg Marino, che ha dichiarato che effettuerà quattro acquisti  di altissima qualità e ulteriori innesti nel caso qualcuno decida di andare altrove, e quelle del presidente De Laurentiis che ha dato carta bianca al suo direttore dichiarando che il budget  è aperto senza particolari limiti se non legati alla consapevolezza di fare veri e propri investimenti. Il gruppo Napoli è arrivato in serie A in maniera trionfale ma non senza difficoltà e nel prossimo torneo si troverà di fronte squadre di ben altra caratura. Proviamo ad analizzare la squadra ruolo per ruolo osservando con attenzione quali sono gli interventi che bisognerebbe effettuare per garantire il salto di qualità necessario a non subire un crollo all’impatto con una nuova realtà. Chiaramente, non avendo ben chiaro per ovvi motivi il modulo con il quale giocherà la squadra, ipotizziamo che l’allenatore decida di giocare con un 442 e che per ogni ruolo avrà bisogno di almeno due pedine disponibili.

 

DIFESA – Il reparto arretrato è stato senza dubbio la punta di diamante della squadra riuscendo con la sua compattezza e la sua qualità a sopperire anche ai limiti strutturali di altri reparti. In porta possiamo vantare il miglior portiere della serie B, per media voti, addirittura davanti al nazionale Buffon; in panca Gianello ha garantito la sicurezza adeguata in caso di necessità e solo nel caso in cui quest’ultimo decidesse di andare a giocare altrove si dovrebbe intervenire in questo reparto.  Sul piede di partenza c’è Giubilato, a cui la società non ha rinnovato il contratto; dovrebbe fare le valigie anche il paraguaiano Maldonado che, nonostante il suo importante contributo durante la stagione,  sarà probabilmente ceduto  al miglior offerente a causa di problemi personali con il tecnico goriziano. Le preoccupazioni maggiori riguardano soprattutto Domizzi che è risultato uno degli uomini migliori in questa stagione, per lui c’è da risolvere una difficile comproprietà con la Sampdoria che ovviamente ha intenzione di fare cassa. Se Marino offrirà garanzie opportune per convincere Garrone a lasciargli il centrale, che andrebbe a confermare la coppia difensiva insieme a Cannavaro,  il dg dovrà solo intervenire per procurarsi due ricambi adeguati al centro della difesa;  non sottovalutando però la possibilità di riportare Savini nel suo ruolo originario. Grava e Garics sulla destra hanno dimostrato di avere le capacità per potersi giocare le proprie carte anche in una categoria superiore mentre dall’altro lato invece c’è Rullo che non ha completamente convinto e che è chiamato a rispondere con i fatti alla fiducia concessagli dalla  società e appunto Savini che sarebbe più propenso a tornare a difendere al centro  o al massimo a fare il terzino puro; quindi appare forse necessario un intervento che garantisca ulteriore protezione in un ruolo difficile quanto delicato.

 

CENTROCAMPO – Le note dolenti giungono proprio da questo reparto, il Napoli ha avuto molti problemi nella creazione del gioco e parte di questi sono certamente dovuti alla composizione della linea mediana che, in particolare, è mancata di un vero e proprio regista. Il centrocampo dovrà praticamente essere rifondato a partire dalla fasce laterali dove gli unici interpreti del ruolo sono Trotta e Capparella, i quali però non danno troppe garanzie, pertanto dovranno essere supportati da due calciatori importanti. Al centro si dovrà ripartire da Bogliacino, centrocampista di valore assoluto, accostandogli un regista di primo livello che possa dettare i tempi della manovra. in partenza probabilmente c’è Amodio che sarà dato in prestito per maturare esperienza e per mettere alla prova il suo potenziale. Tra Dalla Bona, Gatti e Montervino probabilmente almeno uno dovrebbe trovare un'altra sistemazione, forse fra i due l’ex Chelsea è quello che ha deluso maggiormente.

 

ATTACCO – In avanti gli unici certi di restare sono il bomber Calaiò e l’ariete Sosa mentre Bucchi, De Zerbi e Pià rischiano di non rientrare nei piani della società, potendo essere inseriti in possibili scambi. E’ certo che bisogna garantire una spalla adeguata all’attaccante palermitano, qualcuno che riesca a fornire  un apporto importante in zona goal in modo da non far gravare sulle spalle del compagno tutte le responsabilità offensive della squadra.

 

In linea di massima, senza andare a distruggere il gruppo che ha garantito il doppio salto dalla serie C alla serie A ed intervenendo con 4 o 5 giocatori di categoria, il Napoli potrà garantirsi una squadra all’altezza del compito che l’aspetta. I tifosi saranno sicuramente esigenti ma una salvezza tranquilla al primo anno in questa categoria metterebbe d’accordo un po’ tutti. Nell’aria c’è la sensazione però che Marino voglia regalare, dal mercato, un colpo davvero importante che garantisca  l’entusiasmo iniziale della tifoseria, cosciente che è proprio riuscendo a tenere vicini i tifosi che si riusciranno a raggiungere obiettivi importanti.  

Translate »