PIERPAOLI, DUE MOMENTI DI CONFUSIONE IN UNA BUONA DIREZIONE

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Il Napoli pareggia a Lecce. Risultato che serve a poco in classifica ma molto sotto altri aspetti: buona la prestazione di Datolo in mezzo al campo così come quella di Bogliacino in cabina di regia. Male la difesa costretta a regalare patemi continui soprattutto per ingenuità individuali. Poco da ridire anche sulla condizione arbitrale di Pierpaoli e collaboratori se non qualche macchia sul finire di primo tempo, ovvero quando il caldo non riguarda più soltanto il clima. Due le circostanze da mettere a fuoco così com’è giusto sottolineare la buona prestazione del guardalinee Liberti di Genova sempre puntuale e lucido nelle decisioni.

Minuto 42. Calcio d’angolo per il Lecce. In area c’è folla e il colpo di testa di Esposito sbatte su Mannini, la palla arriva a Munari che calcia di prima intenzione, palla che colpisce il braccio di Mannini portando l’arbitro a fischiare il rigore. Dalle immagini, però, notiamo due varianti che rendono il fischio un errore: in primo luogo la distanza fra Munari e Mannini, troppo vicini per pensare ad uno spostamento del centrocampista azzurro; inoltre, è facile notare come Mannini, dopo il tentativo di stacco, spinto dalla stesso Munari, ricada di spalle al pallone diventando impossibile per lui valutarne la traiettoria del tiro. Pierpaoli ha sbagliato. 

Minuto 43. Contini e Zanchetta si buscano il cartellino giallo dopo un battibecco nato da un fallo del difensore azzurro su Papadopoulos. Il fallo del difensore azzurro c’è tutto, avendo trattenuto l’attaccante greco, ma ciò che da' fastidio è il non aver visto prima il gomito dell’attaccante leccese troppo alto ai limiti del regolamento e come Pierpaoli abbia punito Contini con il cartellino giallo nonostante Zanchetta abbia corso almeno venti metri per beccarsi con lui. Insomma, Pierpaoli ha trasformato una buona decisione in due errori.

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