PEDULLA’: “ENTRO FINE ANNO VEDREMO IL VERO NAPOLI FORMATO MAZZARRI. PER GENNAIO OCCHIO A COME SI EVOLVERANNO LE SITUAZIONI DI DOSSENA E LEDESMA”
Una chiacchierata a 360° sul momento del Napoli e sui cambiamenti a livello societario e di organico in atto nella compagine partenopea. E’ quanto la nostra redazione ha deciso di realizzare con uno dei fuoriclasse del giornalismo calcistico italiano, oltre che tra i più grandi esperti nazionali di calciomercato, Alfredo Pedullà, opinionista di punta di Sportitalia. Il noto giornalista calabrese, in esclusiva ai nostri microfoni, ha espresso il suo autorevolissimo parere su tutti gli aspetti riguardanti il Napoli, non lesinando, come sua abitudine, alcune imperdibili chicche di mercato
Direttore, innanzitutto cosa pensa del momento del Napoli e della svolta che è riuscito ad imprimere il nuovo tecnico Mazzarri?
“Ne penso tutto il bene possibile. Mazzarri è stato bravissimo a “ribaltare” la squadra dal punto di vista psicologico. I giocatori sono ora sgombri mentalmente e si sentono così liberi anche nelle gambe. Dal punto di vista tattico, invece, conoscendo bene Mazzarri, credo sia riuscito a plasmare il Napoli a sua immagine e somiglianza solamente al 70 %. Lui è un grandissimo perfezionista, è uno degli allenatori italiani più bravi in assoluto a curare i minimi particolari, e credo che di qui a Natale vedremo il vero Napoli che lui ha in mente”
Che idea si è fatto della questione Quagliarella e del presunto dualismo con Denis?
“Innanzitutto non ne farei un caso. Fabio sta soffrendo molto la pressione perché essendo napoletano ci tiene moltissimo a far bene con questa maglia. Non è in un buon momento perché non sta segnando molto, né sta giocando bene, ma deve rimanere tranquillo. Con Mazzarri gli attaccanti hanno sempre segnato tanti gol, basti solo pensare a Lucarelli, Bianchi e Pazzini negli ultimi 6 mesi dello scorso anno. Condivido la scelta del tecnico di non bruciare un investimento di ben 18 milioni di euro e di continuare a puntare su Quagliarella, mentre Denis lo vedo più come grimaldello da utilizzare negli ultimi 20 minuti di gioco, quando le difese avversarie sono chiuse e possono essere messe in difficoltà dalla sua stazza fisica e dalla sua abilità nel gioco aereo”
Continuando ad essere utilizzato per pochi scampoli di partita, però, l’argentino potrebbe chiedere di essere ceduto a gennaio per giocarsi le sue ultime chances di andare al Mondiale, come anticipato dal suo procuratore qualche settimana fa?
“Denis sapeva benissimo già da quest’estate che con l’arrivo di Quagliarella il suo minutaggio sarebbe stato ridotto. In ogni caso non credo che a gennaio lascerà Napoli”
Non solo Quagliarella, ma anche gli altri acquisti dell’ultimo mercato estivo del Napoli, non stanno rendendo come ci si attendeva. Che spiegazione si è dato?
“Per quanto riguarda Cigarini la qualità sicuramente non gli manca, ma in questo momento sta soffrendo molto a livello di personalità. Campagnaro, problemi fisici a parte, con Mazzarri nei due anni a Genova ha reso molto bene e credo che alla fine sarà così anche in azzurro. Hoffer, invece, di fatto resta un oggetto misterioso, nonostante siano stati spesi per lui ben 5 milioni di euro che di questi tempi non sono proprio bruscolini. Zuniga, invece, è ingiudicabile. E’ stato utilizzato solamente a sinistra, posizione nella quale si rischiava di bruciarlo e nella quale non poteva in alcun modo esprimere al meglio tutto il suo valore. Nonostante sia costato molto lo ritengo un ottimo giocatore, come testimonia il fatto che, malgrado il suo difficile inizio di stagione, ha ancora un gran mercato. Spero, però, che il Napoli non se ne privi a gennaio, altrimenti rischierebbe di commettere un altro grosso errore come con Mannini”
Ma a suo parere come andrà a finire con Mannini?
“Mannini è stata una follia cederlo, anzi concordo con De Laurentiis quando dice che fortunatamente è stato dato solo per metà. Quella di Mannini, in ogni caso, sarà la comproprietà più infuocata e complessa del prossimo mercato estivo. Sia il Napoli che la Sampdoria vorranno aggiudicarselo, ma non mi sentirei di escludere un inserimento da parte di una “grande” alle spalle della squadra genovese”
Cosa pensa, invece, della rivoluzione societaria messa in atto da De Laurentiis?
“Non ho nulla contro Pierpaolo Marino, ma ritengo sia stata indispensabile. Dell’ex dg, a parte alcune scelte di mercato, non ho mai condiviso la politica di gestione da “tuttologo” e “factotum” che finiva per invadere tutti i settori della società. Tra l’altro nonostante questo suo fare monarchico, non è riuscito lo scorso anno a controllare alcuni calciatori che facevano le ore piccole, mentre “asfissiava” tutti gli altri dipendenti della società con la sua presenza”
Ma arriverà questo nuovo direttore generale di cui tanto si parla?
“Più che la nomina del direttore generale, da De Laurentiis mi aspetto l’ingaggio di un responsabile dell’area tecnica. Buona la scelta di un giovane competente come Bigon che lavorerà a stretto contatto con Mazzarri, ma una società come il Napoli necessita di un uomo di grande esperienza e competenza, capace di tracciare le linee guida del mercato e di organizzare una struttura di scouting di alto livello. Una grande società che si rispetti, al giorno d’oggi, deve essere capace di essere ramificata e sempre vigile su tutto il territorio internazionale. Prendiamo il caso del Milan ad esempio: negli ultimi giorni si è assicurato per circa 1,5 milioni il capocannoniere dell’ultimo Mondiale Under 20, il 19enne ghanese Adiyah. Ora se questo ragazzo sfonderà, si tratterà sicuramente di un grande affare, altrimenti in caso contrario, visto il costo non eccessivo, non sarà un dramma. Ecco il Napoli del futuro dovrà essere in grado di pensare anche a questa tipologia d’investimenti”
Per quanto riguarda il mercato di gennaio, invece, sarà “tappata” finalmente l’ormai storica falla sulla fascia sinistra, magari con l’ingaggio di Dossena?
“Per Dossena le prossime ore saranno decisive. Nella giornata di giovedì, infatti, dovrebbe esserci un incontro nella sede del Liverpool tra il procuratore del calciatore e la dirigenza dei Reds, per fare il punto della situazione e decidere il destino del ragazzo”
E per il centrocampo, quale potrebbe essere il nome giusto?
“Il Napoli ha l’evidente esigenza, in quello specifico settore di campo, di un calciatore con delle caratteristiche di spessore sia fisico che tecnico. E’ molto probabile, dunque, che Mazzarri richiederà a De Laurentiis un giocatore con queste peculiarità. Terrei d’occhio, dunque, come si evolverà nelle prossime settimane la situazione Ledesma con la Lazio. Potrebbe essere proprio lui il nome giusto per il centrocampo azzurro”
In attacco, invece, il ds Bigon ha ribadito già in un paio di occasioni che non c’è l’intenzione di intervenire. Crede a questa affermazione?
“Siamo solo a metà novembre e fino alla chiusura del mercato a fine gennaio può succedere di tutto. Magari d’improvviso può capitare una buona occasione inattesa che va presa al volo e che fa cambiare le carte in tavola. Tra l’altro, quasi sicuramente, dovrebbe essere ceduto Hoffer in prestito e potrebbe a quel punto esserci qualcosa in entrata anche nel reparto avanzato”
In conclusione, come vede il futuro del Napoli?
“Sicuramente roseo. Magari non da quest’anno, ma già dal prossimo anno mi aspetto che De Laurentiis costruisca una squadra capace di lottare stabilmente per il quarto posto. Per far sì che avvenga ciò, però, dovrà cambiare anche il tipo di strategia sul mercato: bisognerà portare a Napoli non più 6-7 giocatori di buon livello come avvenuto quest’estate, ma 2 o 3 di grosso spessore che facciano fare un effettivo salto di qualità alla squadra per permetterle di spiccare il volo definitivo verso le posizioni che contano. Per intenderci: servono calciatori del livello di Cassano, per fare un nome, anche se poi alla fine non dovesse arrivare proprio il calciatore barese”.