PANDEV: "ORA LA STAGIONE SI FA INTENSA, NON FIRMO PER IL SECONDO POSTO. I GOL DI CAVANI SONO LA NOSTRA FORTUNA. BALOTELLI? LO VEDREI BENE DA NOI"
Goran Pandev ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Ecco i tratti salienti:
Pandev è tornato…
«E perché, secondo voi ero andato via?».
Vabbè, era un po’ defilato…
«Colpa di un infortunio che mi ha penalizzato, ma non mi sono mai tirato indietro. Mai. E quando è toccato al sottoscritto, ho fatto quello ciò sono riuscito a ottenere da me stesso. Io do la mia disponibilità a chiunque, all’Inter feci anche il terzino».
Visto il fosforo, accertata qualche pausa, viene il sospetto: che uno come Pandev possa aver sciupato qualcosa della sua carriera.
«Ho vinto e ho colto soddisfazioni. E poi, se permette, ho una carriera ancora lunga, ho appena ventinove anni. Per la precisione: trenta a luglio. Faccio in tempo».
Dunque, sa cosa vuole da grande…
«A me piace vincere, come tanti altri. E qui mi è piaciuto ancora di più. Ci ho preso gusto con la Coppa Italia, ho provato sensazioni diverse, eppure ho ricevuto soddisfazioni anche con la Lazio e con l’Inter qualcosa m’è capitato di vincere».
Ha ancora fame, dunque?
«Molta fame. Perché qui si provano emozioni che poi riesce complicato descrivere. Ma siamo nel solco giusto, esistono le condizioni affinché ciò accada. Bisogna aver pazienza, lavorare, applicarsi ed aspettare….».
Sembra una dichiarazione di intenti.
«La Juventus è favorita e, come dice qualcuno, lo scudetto potrebbero perderlo soltanto loro. Sono in testa da sempre, quasi. Ma hanno mostrato domenica scorsa di poter perdere. Noi ne abbiamo sbagliate tante, loro potrebbero, perché la stagione adesso entra nel vivo, si fa intensa, richiede supplemenento di energia fisica e nervosa».
Facciamo un giochino: firmerebbe, se le dicessero, vincerai l’Europa League e arriverai secondo in campionato?
«Assolutamente no. Perché sono convinto nella bontà del nostro organico, in quello che stiamo realizzando. E adesso stiamo anche fisicamente crescendo. E’ vero che l’Europa League mi manca e non mi dispiacerebbe affatto, ma perché negarsi altro?».
Quel Cavani lì dove lo sistemerebbe tra i grandi?
«Io ho giocato con Eto’o, Milito e Sneijder e lui è a quei livelli. Dunque è tra i fenomeni. Ha voglia pari alla mia, ha il desiderio di conquistare tutto e spero di aiutarlo almeno a vincere la classifica cannonieri, dove mi sembra lanciatissimo. Se poi dovesse trionfare pure tra i cannonieri europei, meglio ancora. I suoi gol sono la nostra fortuna».
A proposito, lei ha giocato anche con Balotelli.
«Ragazzo pieno di qualità, un autentico campione. Ha un carattere, come dire?, esuberante, ma è giovane, vacompreso. Mezzi unici nel suo genere, io qui lo vedrei bene, perché in questo Napoli i fuoriclasse son accettati. E poi, visto che mi stuzzica, qualche volta con Mourinho siamo scesi in campo anche noi quattro: cioè io, Eto’o, Milito e Sneijder».
Il suo contratto scade nel 2015.
«Sono dodici anni che sono in questo Paese e una cosa posso dire con certezza: il Napoli sarà la mia ultima squadra italiana. Poi non so cosa accadrà, ma a casa ne ho già parlato: non potrò avere un’altra maglia dopo questa».
Antonino Fiorino (Fonte: Il Corriere dello Sport)