PANDEMONIO RITROVATO
Diciamocela tutta: il pareggio di martedì sera contro la Juventus al San Paolo ha lasciato l’amaro in bocca. Decisamente indigesto, per una serie di motivi. In primis perché alle vittorie contro i bianconeri si era finemente abituato il palato del tifoso azzurro, al punto da render negli ultimi anni consuetudinario il successo. Punto secondo, perché trovarsi per ben due volte avanti di due gol contro Madama sembrava indirizzare fortemente nella direzione di volerlo rinnovare ad ogni costo questo piacevole costume. Punto terzo, perché un Napoli stanco ha letteralmente bastonato la “fresca”capolista per tutto il primo tempo, ovvero finché le gambe hanno retto. Ma poi ecco il 3-3, che per l’azzurro ha quasi il sapore di una sconfitta, per il bianco zebrato il gusto di una vittoria. Ma è davvero tutto improvvisamente da buttare nella serata ammutolita di Fuorigrotta? Una risposta accomunerà il tifoso ottimista e quello disfattista: Goran Pandev. Il macedone, e ce ne ha messo un po’ di tempo, ha finalmente dimostrato al suo nuovo pubblico che non ha dimenticato come si gioca al calcio, e soprattutto come si fa gol. Una nuova freccia da l’altro ieri pronta a scoccare dall’arco, a dire il vero attualmente un po’ allentato, di Mazzarri. Sempre che al mister vada ancora di fare il Robin Hood…