Non sempre si può vincere

dito
Dai Rrahmani alzati non fare il buffone!
Basterebbero le parole di Giorgio Chiellini sabato pomeriggio – dopo il fallo in area che ha portato al calcio di rigore – per sintetizzare l’atteggiamento bianconero prima, durante dopo la partita con il Napoli.

Prima: la Juventus veniva dalla vittoria in Super Coppa con gli azzurri e da una scia di risultati positivi, al contrario di un Napoli in piena crisi.

Durante: nel corso del match i bianconeri si sono resi protagonisti di falli (vedasi Cuadrado e Chiellini, passibili di doppio giallo) e di proteste varie, leggasi Federico Chiesa il quale impenitente ha continuato a protestare per presunte trattenute nemmeno fosse un pulcino gettato in un covo di bestie feroci.

Dopo: le dichiarazioni di Andrea Pirlo, il quale ha avuto il coraggio di dire che la partita loro l’hanno persa per un episodio dubbio.

Cosa c’è di dubbio nella manata di Chiellini? In quale universo parallelo quello del difensore toscano può non essere giudicato come fallo da rigore?
Le risposte riconducono tutte alla storia della Juventus poco abituata a vedersi sanzionata con ammonizioni o rigori contro anche per episodi ben più “gravi” di quello che ha visto coinvolti i due difensori.
Anche sabato l’arbitro ha avuto bisogno del VAR. Ben venga la precisione, il rewatch, un altro paio d’occhi e le telecamere: fin quando ci sono dovrebbero servirsene tutti gli arbitri se hanno anche un piccolo dubbio.

Nessuna giustificazione invece a un uomo di sport come Andrea Pirlo.
Il Napoli ha vinto anche grazie all’episodio ma l’ha fatto senza estro e senza particolare poesia, Gattuso ha battuto Pirlo in fatto di tigna e stomaco.
La Juventus ha perso perché scesa in campo con la presunzione di trovare macerie sulle quali poter issare facilmente la propria bandiera.

La notizia è che se il Napoli è poca e discontinua cosa a Vinovo hanno molto di cui ragionare: il calcio è un gioco semplice e anche se sei Cristiano Ronaldo, i difensori avversari ti possono fermare e il portiere può essere che sia in serata e pari come ha fatto Meret.

Il dito contro di questa settimana punta ad Andrea Pirlo, un altro allenatore che non porta argomenti ma solo sterili giustificazioni quando il risultato disattende il pronostico.
Al “maestro” vorremmo augurare di avere oltre alla classe anche un po’ di onestà intellettuale, elementi di cui attualmente definita tutta la Juventus. Perché dichiarare di aver perso una partita per un episodio dubbio, quando siedi sulla panchina bianconera può essere un’arma a doppio taglio.

Il rischio è che se si sfogliano gli annali del calcio – ma anche la storia recente – è scoprire quanto la storia a uno juventino possa dare torto.
Allora, l’ultimo messaggio lo parafrasiamo proprio da Giorgio Chiellini:

Su Vecchia Signora rialzati, che così rischi di fare la figura della buffona!

 

 

Gabriella Rossi

Laurea Triennale in Lettere Moderne conseguita presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, laureanda magistrale Filologia Moderna presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Mi diverte molto la fotografia, scrivere, andare ai concerti , viaggiare e ovviamente tifare Napoli.

Translate »