NO MAZZARRI, COSI’ NON VA!

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L’ennesima debacle del Napoli in terra toscana fa irritare i già fragili nervi dei tifosi che quest’anno avrebbero immaginato una cammino ben diverso per questa squadra che doveva vivere un momento sì interlocutorio ma di crescita sensibile ed invece si sta rendendo orrida protagonista di un’inspiegabile e preoccupante involuzione.La situazione potrebbe essere vissuta con maggiore serenità ed equilibrio se a corredare il tutto non ci si mettessero pure le parole del numerologo Mazzarri che, nel tentativo di trovare l’ennesima giustificazione ad una prova incolore della squadra, nel post partita si è messo addirittura a snocciolare numeri e valori di mercato per spiegare che lui più di questo non può fare e che la squadra tanto vale e tanto rende, con ciò ponendo degli interrogativi e delle considerazioni controproducenti per lui stesso che, tra l’altro, al momento è l’allenatore meglio pagato della A.Con le sue parole Mazzarri oltre a rinnegare sé stesso e le proprie capacità di condottiero nella cavalcata dello scorso anno, frutto a suo dire di una serie di congetture astrali, toglie interesse anche al campionato degli azzurri che a questo punto, secondo il personale e strumentale convincimento del tecnico toscano, più di questo non posso fare nonostante i forti investimenti della società.Se la società fosse quotata in borsa il comportamento di Mazzarri costituirebbe un gravissimo tentativo di aggiotaggio dello società da cui lo stesso è stipendiato, atto ad inficiare, con affermazioni fuori luogo, il valore di una società che in questi anni è cresciuto in maniera esponenziale e vertiginosa grazie agli investimenti di De Laurentiis.

E’ un ragionamento quello di Mazzarri inaccettabile perché fuori luogo ed antisportivo, poiché è il sale dello sport quello di tentare di vincere non accontentandosi della proprio condizione e gettando il cuore oltre l’ ostacolo.Le affermazioni di Mazzarri dovrebbero essere censurate in maniera diretta dal Presidente perché di forte critica agli investimenti e contrarie alla pianificazione societaria che a questo punto sta vendendo un prodotto dequalificato dallo stesso tecnico  a cui l’anno scorso è stato affidato il compito di esaltare l’organico a suo disposizione e che invece per non sfigurare, con le sue astruse dissertazioni, sta dilapidando il patrimonio della società per di più dopo aver ottenuto un aumento di ingaggio per rimanere sulla panchina azzurra.A questo punto sarebbe più professionale e coerente per Mazzarri farsi da parte se con il suo stipendio non riesce ad essere il numero uno anche sul campo e a dimostrare quello che vale, in ragione che per sua stessa ammissione l’obiettivo dello scorso anno è stato irripetibile e raggiunto per fattori incontrollabili dalla umana volontà.E anche i tifosi farebbero bene a non seguire le partite dei Napoli, a non comprare gadget a non acquistare abbonamenti alla pay per view, tanto si sa che meglio di così non si può fare ed il Napoli ormai è destinato solo a fare da sparring partner nelle passerelle delle squadre che ad inizio stagione dovevano essere le rivali e che ora sono irraggiungibili.La storia di Mazzarri sembra quella della volpe che non può arrivare all’uva, ma quel che è peggio è che il vignaiolo è lui stesso. Ma il tempo della vendemmia è vicino e ci sarà pure qualcuno che prima o poi dovrà dire se la vendemmia è stata buona o meno ed allora siamo sicuri che qualche testa cadrà perché di gente che non solo non si assume le proprie responsabilità ma addirittura danneggia e disprezza il lavoro della società da cui viene stipendiato siamo veramente stufi.Mai avremmo immaginato un Mazzarri così antisportivo. Forse, insieme alla squadra, anche il mister ha bisogno di crescere.

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