NAPOLI, (TAGLIA) VENTO E MARE IN TEMPESTA

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L'arrivo di Artemide ha riportato il freddo in Italia dopo giorni di caldo primaverile. Temperature basse come quello vissute dal Napoli che dopo aver navigato con sicurezza per buona parte della stagione, nonostante qualche calo, è incappato nella prima vera tempesta stagionale. Una settimana con onde alte come Porto e Fiorentina, due partite difficili da spiegare, impossibili da dimenticare. 

L'eliminazione in Europa League brucia ancora nell'ambiente e gli azzurri potevano avere la testa altrove, dopo l'uno due di Ghilas e Quaresma che aveva cancellato con un colpo netto e decisivo ogni speranza di finale a Torino. E invece no, anche questa sera l'approccio al match contro l'altra delusa europea, la Fiorentina, è stato ottimo, di personalità. Aggressione all'avversario e ricerca continua della via del gol, che purtroppo non è arrivato. Fiorentina in bambola, non in grado di produrre il suo classico possesso palla. Poi l'episodio che cambia il match a pochi minuti dal termine della prima frazione: fallo di Ghoulam su Bakic che si invola verso la porta. Espulsione diretta e azzurri in 10. 

Fallo da rosso? Forse eccessivo. Errori difensivi? Sicuramente, il primo del match e quanto mai decisivo. Sbagliata la diagonale dell'algerino, sostituto di Zuniga, Mesto e di riflesso Maggio, tanto per non dimenticare. Poteva essere il la ad un dominio viola e invece il Napoli anche nel secondo tempo ha impensierito gli avversari. Ma sul Napoli si abbatte anche il (Taglia)vento. Benitez cambia qualcosa, tardi e male. Inserisce Mertens ma si fa subito male per fallo di Savic non ravvisato dall'arbitro, il vento di cui sopra. Ancora lui, fallo da arancione, come si dice, ma neanche ravvisato. Entra Behrami per coprire l'out destro ma viene sacrificato Gonzalo Higuain, a sorpresa. Una mossa che spiazza tutti. Non i viola che approfittano della formazione “adattata” e colpiscono con Joaquin. Doccia fredda. Il coraggio non viene premiato, il gioco nemmeno. Tanti i giocatori fuori ruolo, tanta la sfortuna accumulata, troppa la disparità di trattamento del direttore di gara e così anche il secondo posto si allontana sempre più, terra di conquista che la nave Napoli fatica a raggiungere. Fiorentina? Ci sarà la rivincita in una finale da giocare così e vincere.

 

 

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