Napoli-Palermo vista dalla curva
Solita macchina, solita combriccola, soliti rituali.
Siamo pronti.
Arriviamo sotto la curva B del San Paolo, con un sorriso smagliante ed una forte determinazione, non facciamo altro che parlare dello scivolone della Roma, le sconfitte di Milan e Lazio, e del fatto che se il Napoli dovesse vincere… “zitt’ guagliù zitt’, nun’ se dice !”.
Eccoci, solito posto, tra il Gate 3 e 4, settima fila a partire dalla balaustra superiore, ci trovate sempre lì nel bel mezzo delle scale.
Stasera in curva si respira una strana aria, un’aria pesante, gira la voce che non si canta per la morte di un ventenne, ammazzato in settimana a Soccavo e legato ad uno dei capi ultras della curva.
Comincia la partita e il Napoli non ha tempo di ambientarsi al match che Nestorovski fa gol di testa al 6º minuto, su assist del salernitano Rispoli.
Il Napoli prova subito a reagire, ma in modo abbastanza confuso e così il Palermo decide di far entrare anche il bus col quale è arrivato al San Paolo e piazzarlo dinnanzi all’area di rigore.
Gli spazi sono serrati, ma la squadra azzurra comunque riesce a creare azioni gol con Mertens e Callejon sugli scudi, ma Posavec decide di entrare nella lista “fenomeni per una giornata al San Paolo”.
Finisce il primo tempo, e gli azzurri col capo chinato escono tra applausi e cori d’incoraggiamento, anche dalla curva B.
Passati gli interminabili 15 minuti di risposo, finalmente si ritorna in campo.
Stesse squadre, stesso ritmo, stesso bus, stesso Posavec.
Il Napoli intensifica e trova il gol al 66′ con un errore dell’estremo difensore rosanero, che non trattiene un tiro di Mertens.
1-1 e palla al centro.
Se prima si giocava in una sola metà campo, adesso si gioca in un solo quarto di campo, ma ancora Posavec e tanta sfortuna fanno si che si rimanga sull’ 1-1.
Il Napoli batte un’infinita serie di calci d’angolo, senza portare mai pericoli veri al Palermo.
L’arbitro Celi concede 5′ di recupero e butta fuori Goldaniga per un fallaccio su Mertens.
A pochi secondi dalla fine Insigne si divora un gol solo perché ha “trentotto” di scarpe e non arriva sul pallone.
Il fischietto barese fischia tre volte e manda le squadre sotto la doccia.
Il Napoli ha dominato il match, ma non è riuscito ad attaccare con la lucidità giusta, vuoi per la frenesia di recuperare subito il gol subito, vuoi per l’ottima gara della retroguardia siciliana.
La stessa difesa che fino a ieri in 21 partite aveva subito 41 reti, ma stasera è un’altra cosa, sui tabellini leggerete: Pezzella – Goldaniga – Gonzalez – Rispoli, ma in realtà, in campo c’erano le stelle della “All Star Europe 2017”, Jordi Alba – J. Boateng – Thiago Silva – Bellerin… ma ci sta, contro il Napoli ci sta.
Sabato prossimo ce la vedremo a Bologna, al Dall’Ara… lì ci aspettano per la partita della vita, l’ennesima… ma noi ci saremo come sempre, per non far mancare il nostro affetto e per portare il Napoli nuovamente alla vittoria.
Mario Mellone