NAPOLI – LAZIO: OCCHIO ALLA BUCCIA DI BANANA!
"Si può cambiare solo se stessi, sembra poco ma se ci riuscissi faresti la rivoluzione!". Vogliamo iniziare così, parafrasando una fra di Vasco Rossi mai tanto azzeccata in questo momento.Riflettiamo con calma e cerchiamo di capire il perchè in modo razionale eliminando moralismo e perbenismo spicciolo che spesso si utilizza per elevarsi più di quanto si è effettivamente. Quanto accaduto dopo la sconfitta di Parma tra Aurelio De Laurentiis e un tifosotto (senza peli sulla lingua) ha del melodrammatico, ma anche un immagine preoccupante in un momento storico come questo per il Calcio Napoli. "Noi non vogliamo vincere solo contro la Juventus…", parole semplici, prodotto di una campagna mediatica che ha etichettato il patron come spregevole mercenari. Quelle parole sono il simbolo di una parte (fortunatamente piccola) della tifoseria ancora lontana dall'ottica internazionale che De Laurentiis prova a plasmare intorno ad una città dove il calcio resta l'unica ciambella di salvataggio. Partiamo da un ragionamento semplice, forse sufficiente, ma che incastra il quel personaggio diventato esempio di una tifoseria: se De Laurentiis fosse davvero un mercenario con il solo scopo di monetizzare egoisticamente dal club, a cosa servirebbe vincere la singola partita? Piuttosto, un Napoli vincente, non arricchirebbe lui per la gioia di tutto il popolo a seguito di una maglia?
Fondamentalmente quell'attimo di gloria personale può essere smontata. Per carità, anche De Laurentiis dovrebbe provare a gestire i propri scatti d'ira sotto pressione e certamente non vogliamo dire che la reazione sia stata giusta, ma comprensibile si. La delusione è di tutti. Tifosi, società e squadra. L'obiettivo secondo posto sembra essere sfumato e ora non resta che aggrapparsi al terzo posto e magari portare a casa la Coppa nazionale (il Napoli è comunque in finale, forse non tutti se ne sono accorti). Oggi più che mai, l'unico ad essere "internazionale" per conoscenza, charme e adattabilità sembra essere Rafa Benitez e sarebbe cura che tutti iniziassimo a tutelare l'unico elemento capace di valorizzare l'intero ambiente che oggi, purtroppo, sembra essere ancora racchiuso nel provincialismo passato.
Lazio. Edy Reja punta l'Europa League obiettivo quasi impossibile per i biancocelesti ad inizio stagione. Al San Paolo, l'ex di turno si affiderà al 3-4-2-1 di contropiede con ben sette uomini costantemente dietro la linea della palla. Difesa forte fisicamente ma piuttosto lenta sorretta una mediana chiamata alla fase di interdizione in maniera continua. L'offensiva sarà affidata ai due trequartisti che agiranno più da esterni che da supporto per l'unica punta, anch'essa molto mobile. Occhio ai contropiedi e alle palle alte vista la buona contraerea presente in squadra
Formazione (3-4-2-1) Berisha (1); Ciani (2), Cana (27), Radu (26); Konko (29), Onazi (23), Ledesma (24), Lulic (19); Candreva (87), Mauri (6); Felipe Anderson (7)
All. Edy Reja
Indisponibili. Marchetti, Biava, Ederson, Keita, Klose, Gonzalez; Biglia (squalificato)
Ballottaggi. F. Anderson 60% – H. Postiga 40%
Napoli. La base per il futuro. Questo il concetto di Rafa Benitez che prova a risollevare l'ambiente dopo la mazzata di Parma. Confermato il 4-2-3-1 di possesso palla e ripartenza veloce di aver pensato a qualche cambiamento "italianizzandosi" per il finale di stagione. Rafa proprio non riesce a vestirsi da provinciale e conferma in toto mentalità e gruppo aspettando i rinforzi per la prossima stagione. Zuniga ancora out e ormai sembra facile capire le intenzioni del colombiano. Henrique confermato a destra vista la convalescenza di Maggio mentre il ballottaggio tra Insigne e Mertens dovrebbe essere vinto dal napoletano. Confermato Higuain pronto a scaricare la sua rabbia per le quattro partite a secco di goal, prima volta da quando veste l'azzurro.
Formazione (4-2-3-1) Reina (25); Henrique (4), R. Albiol (33), Fernandez (21), Reveillere (2); Inler (88), Jorginho (8); Callejon (7), Hamsik (17), Insigne (24); Higuain (9)
All. Rafa Benitez
Indisponibili. Rafael, Maggio, Zuniga
Ballottaggi. Insigne 80% – Mertens 20%